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Aperte le iscrizioni per l’AWARE Academy 2025

Academy AWARE

Aperte le iscrizioni per l’AWARE Academy 2025 un percorso formativo gratuito sulle smart communities

Andrea Fedeli, è Presidente di AWARE, un Think Tank composto da giovani professioniste e professionisti operanti nei settori della sostenibilità e della digitalizzazione che si pone l’obiettivo di contribuire alla definizione del futuro italiano ed europeo, effettuando studi e organizzando eventi con esperti sull’evoluzione delle tecnologie del settore digitale nelle sue diverse declinazioni e dello sviluppo sostenibile.

Fino al 14 marzo ci sarà tempo per iscriversi all’AWARE Academy: un percorso formativo totalmente gratuito che, nell’edizione 2025, si focalizzerà sulle città come smart communities.

Presidente Fedeli, cos’è l’AWARE Academy e qual è il suo obiettivo principale?

L’AWARE Academy è un’iniziativa di formazione non a pagamento progettata da AWARE Think Tank che nasce con l’obiettivo di offrire una formazione a trenta tra studentesse, studenti e giovani professioniste e professionisti under 30, selezionati tramite apposito bando, pubblicato lo scorso 25 febbraio, interessati ad approfondire temi di rilevanza politico-economica.

Abbiamo lanciato l’iniziativa per la prima volta lo scorso anno con l’idea di proseguire il percorso, che abbiamo intrapreso ormai sei anni fa, di stimolare e diffondere consapevolezza su temi che riteniamo centrali per la nostra società e per il Paese. Abbiamo poi immaginato un percorso che ricalcasse il nostro duplice ambito di attività – trasformazione digitale e sviluppo sostenibile – e che unisse la formazione accademica e il confronto con politica e istituzioni, nell’ottica di favorire un apprendimento attivo e orientato alla partecipazione democratica, passando per il lavoro di gruppo. La prospettiva finale ci è stata chiara fin da subito: promuovere l’elaborazione di proposte di policy, avanzate dai partecipanti, che potessero contribuire al dibattito pubblico.

Quest’anno abbiamo voluto replicare, nella speranza che l’Academy possa diventare un punto di riferimento annuale per tanti giovani under 30 che vogliano approcciarsi al mondo delle policy e che vogliano contribuire a definire le politiche pubbliche del presente e del futuro.

Andrea Fedeli Presidente AWARE

Come è andata la prima edizione e quali sono le principali novità dell’AWARE Academy 2025?

La prima edizione dell’AWARE Academy ci ha regalato grandi soddisfazioni: abbiamo coinvolto i partecipanti in un percorso che ha visto l’intervento di circa trentacinque docenti, i quali hanno condiviso spunti e insegnamenti importanti per l’elaborazione dei policy paper che le studentesse e gli studenti della scorsa edizione hanno prodotto.  È stata un “buona la prima”. Ma ci sono alcuni aspetti che possiamo migliorare, anche grazie ad alcuni suggerimenti che abbiamo raccolto sia facendo un’analisi interna sia chiedendo agli stessi partecipanti una valutazione dell’Academy. Ed è così che abbiamo messo a terra la seconda edizione, che si concentrerà sul concetto di “Città intese come smart communities”, che sarà approfondito tenendo conto degli aspetti legati a digitalizzazione e sostenibilità, seguendo tre direttrici: infrastrutture, servizi e persone.

Quest’anno abbiamo ridotto a poco più di venti il complesso di docenti che interverranno, per articolare con meno frammentazione il percorso formativo e avere più tempo all’interno di ogni singola lezione per lasciare spazio all’interazione tra docenti e discenti. Inoltre, per rafforzare sia la visibilità dell’iniziativa sia l’offerta non solo didattica ma anche di servizi per i partecipanti dell’edizione 2025 dell’Academy, abbiamo stretto oltre quindici partnership che coinvolgono associazioni e organizzazioni non profit, animate da giovani o che dedicano ai temi del digitale e della sostenibilità una particolare attenzione, testate giornalistiche e aziende.

Ci fa qualche esempio di queste partnership?

I think tank Tortuga e Orizzonti Politici, Officine Italia, Global Shapers, le Junior Enterprise Italy, Ecosistema Formazione Italia, PA Social, sono le realtà che ci supporteranno come Community partner, arricchendo e aumentando la nostra rete e il numero di possibili partecipanti all’Academy. Seedble ci supporterà come Innovation partner nell’utilizzare un approccio dinamico e partecipativo nel percorso di formazione; Flixbus ed Enjoy ci aiuteranno, in qualità di Mobility partner, ad offrire un supporto aggiuntivo alle necessità di trasporto dei partecipanti che saranno selezionati tramite il bando dell’Academy, sia negli spostamenti per raggiungere Roma, sia all’interno della città. Non da ultimo, la Fondazione Italia Digitale, insieme all’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), offriranno un loro contributo come Scientific partners, partecipando al Comitato di valutazione degli elaborati finali che saranno redatti dai discenti dell’edizione di quest’anno. Infine, potremo contare anche sul supporto di NOESI Public Affairs, Lobbying & Communication e la collaborazione con A2A, che ci consentirà di affrontare i temi legati allo sviluppo delle città del futuro attraverso la visione e l’esperienza di un’azienda che investe in progetti innovativi.

Perché avete scelto il tema delle smart communities per questa nuova edizione?

Le città rappresentano il cuore della società contemporanea. Riteniamo pertanto che le trasformazioni, o le transizioni sociali, economiche e/o ambientali del nostro tempo debbano partire da lì. L’idea di smart communities racchiude l’interazione tra innovazione digitale e sostenibilità, temi al centro del lavoro di AWARE Think Tank, e qualità della vita dei cittadini, altro argomento sempre più importante nell’agenda europea e non solo. Approfondire questi aspetti significa secondo noi fornire ai partecipanti strumenti concreti per comprendere le sfide del futuro e contribuire attivamente al dibattito pubblico.

La valorizzazione dei territori è un tema a cui teniamo molto e che abbiamo sottolineato anche lo scorso ottobre a Bari, nel corso del Festival delle Regioni organizzato dalla Conferenza delle Regioni, di fronte al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: come cittadini dovremmo considerare maggiormente i territori e le amministrazioni locali e regionali come protagonisti della transizione green e digitale. Creando hub di formazione e confronto, che è anche l’obiettivo della nostra Academy, le comunità locali possono diventare centri di innovazione, dove istituzioni e cittadini collaborano per affrontare le sfide attuali. L’obiettivo è promuovere un futuro inclusivo, dove ognuno abbia la possibilità di partecipare attivamente al cambiamento.

Quali saranno i momenti chiave del percorso formativo?

Il programma si articolerà in cinque giornate di formazione, tutte di sabato tra il 5 aprile e il 24 maggio, per un totale di 30 ore di lezione in presenza a Roma. La giornata inaugurale del 5 aprile sarà dedicata all’analisi giuridica delle città, dalla Costituzione ai programmi europei, fino ai modelli di finanziamento. A metà aprile, invece, organizzeremo un confronto con rappresentanti dei principali partiti politici, un’occasione unica per i partecipanti di interagire direttamente con decisori politici e istituzionali nell’ottica di individuare i temi su cui concentrare i policy paper di questa edizione. Come lo scorso anno, interverranno accademici, dirigenti di istituzioni pubbliche, professionisti, per garantire un approccio multidisciplinare e di alto livello.

Quale impatto sperate di ottenere con l’AWARE Academy 2025?

Il nostro obiettivo è duplice: da un lato offrire ai partecipanti un’esperienza formativa di eccellenza che possa arricchire il loro percorso accademico e professionale; dall’altro contribuire al dibattito pubblico su temi cruciali come lo sviluppo urbano sostenibile, l’innovazione tecnologica e il benessere delle comunità. I policy papers elaborati dai partecipanti rappresenteranno un contributo concreto e qualificato, frutto del confronto con esperti e istituzioni. Vogliamo che l’Academy sia laboratorio di idee e incubatore di proposte per il futuro. L’ambizione è, al termine del percorso formativo che si concluderà a luglio con un evento finale dal taglio istituzionale, di cercare di mettere a terra le proposte che saranno avanzate dai partecipanti di quest’anno, aprendo un confronto e un dialogo con politica e istituzioni.

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