I social sono uno strumento utilissimo per le aziende del trasporto pubblico locale. Più volte, grazie anche al network nazionale #socialbus legato all’attività social delle aziende di tpl italiane, abbiamo sottolineato come sia auspicabile un utilizzo sempre più ampio da parte delle aziende degli strumenti di nuova comunicazione e delle loro immense possibilità di informazione e comunicazione nei confronti del cittadino. Dispiace però quando questi strumenti vengono utilizzati per creare “rivolte” e confusione con l’unico risultato di peggiorare il flusso di informazioni corrette ai cittadini. E’ successo oggi a Roma, in particolare all’azienda del trasporto pubblico capitolino Atac sul profilo, molto seguito e ben aggiornato, @InfoAtac. L’oggetto del contendere i controlli di biglietti e abbonamenti, quello che l’azienda romana ha chiamato, proprio su Twitter, “controllo concentrato” su alcuni nodi della rete cittadina. Atac ha correttamente informato l’utenza via Twitter dei controlli e dei risultati ottenuti, questo ha scatenato una “rivolta” in rete con molti insulti e incitamenti a comportamenti aggressivi nei confronti del personale dell’azienda. Non proprio quello che ci auguriamo di vedere sui social. Spesso abbiamo messo a nudo i ritardi e la necessità di velocizzare e sviluppare questi nuovi mezzi di comunicazione da parte delle aziende pubbliche, in questo caso Atac si è comportata in modo corretto e tra l’altro rappresenta uno dei casi di comunicazione social migliori in Italia nel settore pubblico. Da criticare, certo, se sbaglia, ma soprattutto da sfruttare per la sua utilità di servizio ai cittadini.
