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Banda Ultra Larga, la Lombardia pronta a diventare Smartland

L’evento di Infratel sulla Banda Ultra Larga in Lombardia: focus su digitale, infrastrutture e connettività Il governatore lombardo: digital divide ostacolo da superare

La parola d’ordine è Lombardia Smartland. Come? Attraverso la Banda Ultra Larga (BUL), il Piano Sanità connessa e anche Piano digitalizzazione delle scuole. E infine dare ampia diffusione a una connettività che includa anche le cosiddette Aree Interne, in cui le piccole dimensioni dei Comuni o la loro collocazione in zone impervie non devono costituire un elemento che rallenti la possibilità di offrire servizi legati a efficaci reti digitali.

Lo stato dell’arte relativo a questo tema è stato al centro dei lavori di ‘Infratel incontra le Regioni – Libertà e democrazia digitale: infrastrutture, servizi e connettività’ ospitati al Belvedere Berlusconi di Palazzo Lombardia. Infratel Italia è il soggetto attuatore della Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga, su mandato del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). In particolare, svolge il ruolo di stazione appaltante per i lavori da realizzarsi in 634 comuni nell’ambito del ‘Piano BUL, Banda Ultra Larga – Modello Diretto’ e il ruolo di concedente delle infrastrutture di rete da realizzarsi nelle altre ‘Aree bianche’, territori a bassa densità abitativa con il ‘Piano BUL – Modello a Concessione’.

Banda Ultra Larga, Fontana: impegno massimo per superare ‘digital divide’

“Credo che in questo momento – ha sottolineato il presidente di Regione Lombardia Fontana – ci siano le condizioni ottimali per portare avanti con successo percorsi di digitalizzazione: ormai l’economia mondiale pretende una connessione capillare ed efficace, risultato che si può raggiungere grazie alle risorse del Pnrr“.

“Siamo in una fase in cui – ha proseguito – dobbiamo impegnarci con la massima determinazione per arrivare a rispettare l’invito dell’Europa ad avere entro il 2030 infrastrutture digitali in grado di garantire una connessione efficiente tra i diversi Stati Membri, cercando di eliminare al contempo quel ‘digital divide‘ che rappresenta un ostacolo da superare. Chi non riuscirà a superare questo gap rischia infatti di essere svantaggiato, questo vale sia per le persone fisiche sia per i territori nel loro complesso”.

Piano Banda Ultra Larga: i Comuni coinvolti in Lombardia

I Comuni coinvolti, in Lombardia, sono più di 1400. Nella maggior parte dei comuni previsti per la copertura FTTH (Fiber to the home)- 760 su 1.102 – la realizzazione della rete è stata completata e la commercializzazione dei servizi è già in corso in 766 comuni.

Anche per quanto riguarda i servizi FWA (Fixed Wireless Access), il progresso è significativo, con 335 stazioni radio base completate su 374 e la commercializzazione avviata in 889 comuni.

Piano Italia 1 giga

Su 1132 comuni, a dicembre 2023, solo un terzo dei civici previsti è stato collegato, principalmente a causa di ritardi dovuti alla mancanza di manodopera e ai rallentamenti nei permessi rilasciati dagli enti preposti.

Piano Italia 5G

Nella Regione Lombardia i progressi sono incoraggianti: su 799 siti confermati per il ‘backhauling‘ (il tratto di reti necessario per trasportare il traffico dalle reti locali alle reti nazionali), ne sono stati progettati 474 e realizzati 358. Per quanto riguarda la densificazione della rete 5G, 38 aree su 190 sono state completate, in linea con gli obiettivi previsti per le prossime milestone.

Piano Scuola Connessa

È un programma suddiviso in due fasi. Nella Regione Lombardia, per la fase 1, sono previste 3.755 sedi da collegare: l’86% di esse risultano già attivate; mentre nella fase 2 sono previste 1.257 sedi, con solo il 28% attivate ad oggi.

Piano Sanità connessa

In Lombardia si sta lavorando per fornire servizi di connettività a banda ultralarga a 1.343 strutture sanitarie regionali, per 41 Aziende sanitarie. A febbraio 2024, si è già avviata la progettazione per 29 di esse e si prevede l’avvio per le rimanenti 12 entro la primavera/estate 2024. Si prevede di attivare i servizi di connettività per le prime sedi regionali entro la prima metà di aprile 2024, con una stima di oltre 600 sedi attive entro la fine dell’anno.

“La Lombardia è avanti sul digitale – ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – tuttavia c’è ancora molto da fare. Bisogna cercare di supportare i piccoli Comuni, perché oggettivamente l’introduzione della banda ultra larga può creare anche delle criticità per i territori, legate ai lavori infrastrutturali richiesti, che possono essere percepiti dalle comunità locali come problematiche. In realtà queste criticità sembrano facilmente superabili e noi come Regione Lombardia sapremo fare la nostra parte”.

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