L’ultimo tweet al veleno del mondo del calcio arriva dal profilo di Carolina Marcialis, moglie di Antonio Cassano, fresco di rescissione di contratto a Parma, che dà garbatamente del “Crisantemo” all’allenatore degli emiliani Donadoni accusandolo di non essersi ancora dimesso solo per “l’attaccamento ai soldi”. In calce c’è la firma AC, cioè Antonio Cassano, ma non è la prima volta che dai profili social delle compagne dei calciatori arrivano bordate, più o meno smentite successivamente, inerenti il lavoro dei propri uomini. Con inevitabili (per un mondo mediamente isterico come quello dell’italico pallone) ricadute mediatiche e altrettanto inevitabili impazzimenti degli uomini comunicazione delle Società calcistiche, costretti a fronteggiare polemiche infinite per esternazioni non richieste e tutt’altro che gradite.
Celebre in questo senso il tweet di Benedetta Balleggi (moglie di Luca Antonini, Genoa) al momento dell’esonero dal Milan di Allegri, considerato colpevole del cambio di squadra del marito: “Finalmento godo anche io!! Che bella giornata!!”. Esternazione sottolineata il giorno successivo con un altro tweet dal marito: “Una moglie coraggiosa che ama suo marito. Questo è. Semplicemente #andiamo avanti”.
Perché l’era social colpisce in un attimo, spesso a tradimento. E talvolta costringe a sottolineature, mezze smentite, riletture. Come quelle di Alessio Cerci, allora alla Fiorentina, a proposito dell’uso del proprio profilo Facebook da parte della moglie Federica Riccardi: “No Cerci? No Coppa Italia!!! ahahaha.. ciao ciao Delio e ciao ciao tifosi viola”, aveva scritto secondo il Nuovo Corriere di Firenze. Ma non solo, altra perla attribuite alla signora Riccardi: “Hanno vinto una partita col Novara sembra che abbiano vinto in Champions contro il Barcellona: buffoniiii”. Tanto che il giocatore fu costretto a smentire, sempre su Twitter: “Oggi giornataccia, sui siti rimbalzano presunte dichiarazioni della mia fidanzata… Non ha mai detto cose del genere…». Nessuna smentita invece dopo il passaggio dal Torino all’Atletico Madrid: “I calciatori più forti se vogliono fare qualcosa di importante devono scappare via. Saluti Serie A, noi ce ne andiamo nel calcio che conta”, si leggeva nel profilo fb di Elena Riccardi in Cerci. Frase rinfacciatale in uno striscione dai tifosi del granata, pochi giorni fa, al momento del ritorno di Cerci nel calcio che conta un po’ di meno…
Altre perle? Silvia Slitti, moglie di Pazzini, sbotta mentre il marito langue in panchina al Milan: “In Italia la famosa meritocrazia non sempre esiste” (ma Pazzini poi è rimasto in panchina). E dopo Juventus-Roma, condita da feroci polemiche, la moglie del presidente bianconero Emma Winter Agnelli tweettò nella sua lingua madre: “I wish Totti would go and play in his own league”. Senza hashtag, ché era già abbastanza chiaro così.