Quella di Camilla è una storia di libertà. Lei da qualche giorno è la mucca più famosa della rete, da quando è fuggita dall’allevamento dove è nata e cresciuta a Vinci, alle porte di Empoli, per cercare di evitare di finire al macello. Camilla, però, non ha solo un grande istinto di sopravvivenza, in cuor suo pensa di essere un toro. Proprio così, alla vista dell’uomo si alza sulle zampe posteriori e carica proprio come fa il re della corrida. Un cambiamento della personalità che fa di Camilla un esemplare più unico che raro ma pericolosissimo, almeno secondo l’amministrazione comunale di Vinci che ha emesso una specifica ordinanza contro Camilla. L’animale viene considerato molto pericoloso tanto che il primo cittadino ha dato mandato alla polizia municipale di sparare a vista contro la mucca. Sulle sue tracce ci sono anche i veterinari della Asl “armati” però soltanto di siringhe con un sonnifero per cercare di addormentare Camilla e riportarla al suo allevamento.
Dopo la diffusione della notizia della fuga della mucca gli animalisti di tutta Italia si sono mobilitati in difesa di Camilla, la Lega Anti Vivisezione considera eticamente inaccettabile e giuridicamente illegittima l’ordinanza del Sindaco e sulla rete sono spuntati hashtag e pagine Facebook di sostegno alla fuga della mucca-toro. #muccavinci è il tweetstorm lanciato sul social dell’uccellino azzurro, un hashtag che miete consensi anche per l’astuto gioco di parole su cui è costruito, legato alla località da dove Camilla è fuggita, ma anche alla speranza che l’animale riesca a trionfare nella sua battaglia per la libertà. Su Facebook, invece, Resistenza Animale ha creato un evento a favore di Camilla, in programma per lunedì prossimo, che in poche ore ha già avuto la conferma di oltre 1300 persone. E non è tutto perché la battaglia per Camilla prevede anche un mail-bombing nei confronti di tutte le amministrazioni comunali empolesi. Un appello per la libertà senza precedenti.