“L’amore è un uccellino ribelle”. È una delle arie dell’opera lirica Carmen a ispirare l’ultimo singolo di Stromae, Carmen, appunto, un brano che è un monito nei confronti della dipendenza dai social network e della loro tendenza ad allontanare dalle relazioni umane. L’eclettico cantautore e rapper belga ha affidato la realizzazione del video al regista Sylvain Chomet, che ne ha fatto un corto d’animazione. Insieme ad uno Stromae versione fumetto, il protagonista è un “uccellino ribelle” non comune, quello di Twitter. È lui il simbolo che viene utilizzato per raffigurare il potere alienante dei social network: un dolce animaletto che diventa mostruoso e inquietante all’aumentare della dipendenza social del protagonista.
Nel video le relazioni umane al tempo dei social network, costantemente monitorate da uno smartphone, sono dipinte come qualcosa di irreale, dei “sorrisi di plastica”, che fanno capo ad un freddo rapporto tra domanda e offerta, una tipologia di consumo in mezzo a tante altre. Il feroce uccellino azzurro è il simbolo dell’individualismo, ostacola le relazioni reali e rende impossibile una rapporto che vada oltre l’ostentazione di se stessi.
L’ingombrante presenza dell’uccellino, che all’inizio del corto sta sulle spalle del protagonista sovrastandolo, cresce mano a mano che aumentano i follower, fino a prendere completamente il controllo della vita del protagonista. Particolarmente efficace nel descrivere il ribaltamento della situazione è la scena finale del video che ritrae infatti un esercito di minacciosi uccelli azzurri che trasportano e guidano gli individui verso il baratro.
Il video si prende gioco dell’uso e abuso privato dei social network, ma anche di quello pubblico, riferendosi soprattutto alle star, che utilizzano queste piattaforme per costruire e mantenere viva la loro fama. Tra i personaggi pubblici che sono stati raffigurati nelle immagini di Sylvain Chomet si riconoscono infatti alcuni utenti di social network come Barak Obama, Lady Gaga e la regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Il gioco con l’immagine di un grottesco mondo caricaturale dove l’io sembra annullarsi, continua oltre il video, proprio sui social network. L’idea è quella di riprodurre i generi fotografici che hanno origine nell’epoca dell’onnipresenza degli smartphone attraverso il disegno. Da marzo 2015 infatti il poliedrico Stromae ha lanciato il suo profilo Instagram, https://instagram.com/stromae/, che per il momento non raccoglie foto ma solo immagini, sempre disegnate da Sylvain Chomet, che prendono in giro l’esibizionismo social, raffigurando finti selfie con personaggi famosi, immagini genere “foodie” e tutto il repertorio degli stereotipi più frequentati dagli “instalovers”.