Nell’ufficio Informazioni e accoglienza turistica del Porto antico di Genova si cammina su una striscia di legno posata a terra, si indossa un visore per la realtà aumentata e come per magia il pavimento scompare: si rimane in bilico sul pozzo della torre di Porta Soprana. Qualche passo stando attenti a non cadere – perché la sensazione è quella di essere sospesi a mezz’aria − e si arriva ad affacciarsi dai merli della torre: Genova è ai nostri piedi. Ma non solo: un altro visore permette di vivere l’emozione dell’immersione al largo di San Fruttuoso per vedere il Cristo degli Abissi mentre un’altra postazione consente di visitare, stando fermi, la Genova medievale.
Prima dell’estate sarà possibile scaricare sul proprio smartphone anche l’app, disponibile sugli store Android e iOs, in modo da poter pianificare al meglio la visita della città e, una volta arrivati a destinazione, scoprire la storia dei monumenti e cosa si trova nei dintorni.
«Siamo orgogliosi − sottolinea Antonio Novellino, responsabile ricerca e sviluppo e coordinatore del progetto per ETT − di aver realizzato uno piattaforma integrata che farà vivere al turista un’esperienza diversa e, soprattutto, della preziosa collaborazione tra pubblico, il Comune, e privato, la nostra azienda, che ci permetterà di sperimentare questo nuovo modello su Genova, città in cui abbiamo la sede principale e in cui siamo già presenti con le nostre tecnologie in diverse strutture museali pubbliche e private».
Il primo percorso attivato è Genova Medioevale, un appassionante viaggio che si sviluppa attraverso 15 punti di interesse. Da Palazzo San Giorgio si procede per piazza Banchi, che per molti secoli è stata la porta di accesso alla città, per poi percorrere via San Pietro della Porta, via Canneto il Lungo fino a via dei Giustiniani dove si possono ammirare alcuni dei palazzi più belli costruiti nel secolo d’oro dei genovesi e oggi patrimonio dell’Unesco. Si procede poi per Santa Maria di Castello fino alla Torre Embriaci. Si raggiunge la chiesa di Sant’Agostino e piazza Sarzano che in epoca medioevale era l’unica vera piazza pubblica entro le mura cittadine e rappresentava il centro della vita pubblica. Dopo aver attraversato Campo Pisano, si procede per Piano di Sant’Andrea fino a Porta Soprana per poi arrivare alla cattedrale di San Lorenzo e il chiostro dei Canonici.
Alla predisposizione e alla scelta degli itinerari ha collaborato l’ufficio Marketing e sviluppo del turismo, sulla base dell’esperienza nella gestione di prodotti turistici e della conoscenza della domanda.
«Exploracity è un nuovo modo di presentare la città, anche all’estero – sottolinea Carla Sibilla –. Al prossimo incontro in Russia lo porterò per far vivere Genova ai nostri partner. Per il momento le spiegazioni sono in italiano e in inglese, ma da maggio saranno in quattro lingue. È un sistema utilizzabile da tutti, anche dalle persone che non sono native digitali, e per ogni spiegazione su come utilizzare gli “occhialoni” virtuali basta chiedere al personale dell’ufficio Iat».