“Il sole è sorto, sarà una bella giornata”. “Bentornato a casa”. “La temperatura all’interno è di 20 gradi, ho spento i termosifoni”. Eccoli alcuni dei tweet più diffusi dalle “case cinguettanti” veri e propri account che funzionano grazie alla domotica e alla cibernetica e a un po’ di genio e follia dei loro inventori. Se percorrete Abbey Street a San Francisco (Stati Uniti) potreste imbattervi nella @houseofcoates che puntualmente su Twitter avverte i suoi oltre 1.300 follower su condizioni climatiche esterne e interne della casa, rischio terremoti e dà la buona giornata al padrone di casa. Un altro esempio di casa cinguettante si può trovare in Francia dove è molto loquace la @Maisonquitweet che alle sei di mattina scrive “Caaaffffééééééé” per invogliare il padrone di casa e suo inventore a scendere a fare colazione. Anche in questo caso i tweet servono ad esempio a regolare la temperatura interna o ad avvertire se qualcuno è in garage. E si annoia un po’ a sentirsi la sola casa francese cinguettante tanto che nel profilo dice di cercare “compagni tra case e appartamenti”. Eppure non troppo lontano, a Lasne in Belgio, cinguetta @ourtweethome, che, tra le altre, avverte quando squilla il telefono di casa e, se il numero è memorizzato, specifica anche chi è c’è dall’altra parte. In Galles invece a twittare è @houseio che saluta sempre il padrone di casa quando apre la porta. Non specifica invece la località britannica da cui cinguetta @housemonitor che ogni volta che l’allarme viene inserito invia una comunicazione su Twitter. Aldilà della stravaganza e dell’interesse che si può avere a seguire cosa fa una casa cinguettante, la possibilità di poter controllare le mura domestiche attraverso il social network può aprire nuove prospettive per tutti. Basta pensare a un’applicazione nel campo della sicurezza: un’allerta automatica via Twitter che avverte se qualcuno si è introdotto in casa sarebbe rivoluzionario perché a differenza di un allarme tradizionale i destinatari del messaggio potenzialmente sarebbero molti di più. Per ora dunque seguiamo le “case cinguettanti” ma aspettiamoci grandi novità per il futuro.
