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Internet in Italia nel 2024: crescita e divari persistenti

Internet in Italia nel 2024: crescita e divari persistenti secondo ISTAT

In base ai dati ISTAT sull’utilizzo di Internet in Italia si evidenzia un quadro di crescita diffusa nell’accesso e nelle attività online, ma si notano anche divari persistenti tra diverse aree del Paese e fasce di popolazione.

Penetrazione in crescita

  • Ormai 8 persone su 10 navigano quotidianamente in Internet, l’83,2% maschi e il 77,6% femmine
  • Tra le famiglie connesse, il 93% dispone di una connessione ad alta velocità (fibra ottica o banda larga ultraveloce).
  • L’uso di Internet tra gli individui è altrettanto diffuso, con l’84% della popolazione che accede alla rete almeno una volta al mese.

Attività online in aumento

  • Cresce l’utilizzo di Internet per attività quotidiane come l’invio di email (81%), la ricerca di informazioni (78%),l’utilizzo dei social network (73%) e l’acquisto di beni e servizi online (67%).
  • Si consolida l’e-commerce, con il 63% degli individui che ha effettuato almeno un acquisto online nell’ultimo anno.
  • Aumenta la fruizione di contenuti multimediali in streaming, con il 58% degli individui che utilizza servizi come Netflix, YouTube e Spotify.

Divari persistenti

  • Nonostante la crescita generale, permangono divari significativi nell’accesso e nelle competenze digitali tra diverse aree del Paese.
  • Il Sud e le Isole presentano ancora tassi di penetrazione di Internet inferiori rispetto al Centro-Nord.
  • Le fasce di popolazione più anziane e con un livello di istruzione più basso sono quelle che accusano il maggior ritardo nell’utilizzo delle tecnologie digitali.
  • In Emilia-Romagna si trova la più alta percentuale di utenti che navigano, bel l’84,5%, mentre la Calabria è la regione con la più bassa percentuale 71,6%.

Come migliorare questi dati?

In base al rapporto di ISTAT in Europa l’Italia si posiziona agli ultimi posti come utenti Internet regolari tra i 16 e i 74 anni dove il valore medio per i Paesi dell’Ue è 90,2%, diventa quindi necessario, per migliorare le performances italiane, investire nell’infrastruttura digitale, soprattutto nelle aree a bassa penetrazione promuovendo la formazione digitale per tutti i cittadini, con particolare attenzione alle fasce più fragili. Contestualmente è necessario sensibilizzare sui rischi e sulle opportunità associate all’utilizzo di Internet.

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