di Serena Bedini
Avvocato e docente presso ISIA Firenze e altri enti pubblici e privati, Simone Aliprandi si occupa da anni di questioni di diritto d’autore e più in generale del diritto della comunicazione e delle nuove tecnologie.
Nell’innovativo saggio di recente uscita “L’autore artificiale” (Ledizioni, 2023), Aliprandi esamina un tema estremamente dibattuto e complesso come quello della proprietà intellettuale nell’era dell’intelligenza artificiale generativa, ossia in un periodo in cui indubbiamente ci troviamo a mettere in discussione il concetto di “creatività” per l’irrompere delle tecniche digitali e dell’uso di AI in ambito artistico.
Il volume muove dunque da un quesito di grande portata: come debba essere oggi affrontato il tema dell’autorialità con l’avvento dell’Intelligenza artificiale, tema di fondamentale importanza se si considera che, da ora in avanti e con crescente pervasività, saranno le macchine a svolgere le attività creative, fino ad adesso riservate all’uomo, sempre più relegato a essere mero ideatore di prompt.
L’autore artificiale è dunque un manuale quanto mai necessario a tutti coloro che si interfacciano con l’AI e a quanti siano incuriositi dall’enorme cambiamento che ha già stravolto e drasticamente cambiato i ruoli tradizionali in ambito artistico. Attraverso un approccio divulgativo che lo rende fruibile da un largo pubblico, il libro di Aliprandi spiega in modo chiaro ed esaustivo questioni dottrinali affrontando e commentando casi giurisprudenziali, per poi concentrarsi su tematiche di diritto d’autore e tutela delle opere artistiche. Un ampio apparato bibliografico e un’appendice con una ricca documentazione completano l’opera e contribuiscono ad aumentarne il valore. La prefazione al volume è di Giovanni d’Ammassa e la postfazione di Maurizio Galluzzo.