Quello di Mukki, come si legge sul sito ufficiale dell’azienda che dal 1954 commercializza il latte ed i suoi derivati, è “un fiume bianco di latte che solca la Toscana nella sua interezza. Alimentato da sorgenti provenienti da tutta la regione, percorre migliaia di canali, attraversa i territori e le generazioni, scorre lungo le strade, accompagnando col suo corso la vita di milioni di persone. La storia di Mukki è quella del suo territorio, dal dopoguerra al miracolo italiano; dalla rivoluzione imprenditoriale degli anni ’80 alla riscoperta delle radici locali della fine dei ’90; fino ad arrivare ad oggi, alle nuove sfide che l’attualità impone, per la qualità e l’innovazione”. Nuove sfide che hanno compreso nel tempo anche la comunicazione e lo sbarco dell’azienda sui social network, un fiume di latte social se vogliamo, che colora le bacheche e twitta dolcezza nel senso letterale del termine, ma non solo, basta sbirciare la fan page per essere catapultati in una specie di paese delle meraviglie del latte e di tutto ciò che lo circonda. Pioniera di quella che poteva essere una nuova frontiera del marketing aziendale Mukki già dal 2011 vanta la fan page e l’account twitter: l’ormai noto @TwitMukka.
Riprendiamo contatto con Valeria Bufalo, Social Media Manager, colei che dà voce alla mucchina per intendersi, “riprendiamo” perché nel 2012 Valeria incontrò il direttore della nostra testata Cittadini di Twitter Francesco Di Costanzo che all’epoca stava raccogliendo testimonianze per il suo libro “Cittadini di Twitter – La nuova comunicazione nei servizi pubblici locali” (nella foto a sinistra la copertina). Di Costanzo descriveva una realtà che aveva avuto il coraggio di mettere i propri prodotti e il volto dell’azienda anche su Twitter con la speranza di raggiungere obiettivi importanti per l’immagine della Centrale del Latte e sul fronte del rapporto diretto con i cittadini. Un ingresso nel mondo social non privo di dubbi, ma anche carico di prospettive e di idee come quella, ad esempio, di legare le ricette a food blogger.
Chiediamo a Valeria, da pochi giorni reduce dal #Mukkiday, l’evento principe dell’account Twitter, quello che apre le porte dell’azienda ai consumatori e che intrattiene i follower ed i fan con un grande storytelling, come si sia evoluta la comunicazione social dall’incontro con il nostro direttore nel 2012 ad oggi. “Negli ultimi 2 anni abbiamo incrementato la nostra comunicazione sui Social Network che al momento comprende Facebook, Twitter, Instagram e Youtube. Il social che utilizziamo maggiormente è Facebook perché per le sue caratteristiche è più congeniale alla nostra azienda rispetto agli altri (al momento abbiamo oltre 40.000 fan). Twitter viene comunque gestito per la comunicazione di tutti i giorni, dialogare con le persone sui temi afferenti la nostra azienda e, in particolar modo, per gestire la comunicazione di eventi in tempo reale come ad esempio il Mukki Day”.
Chiediamo a Valeria se sono riusciti a realizzare l’idea di legare le ricette ad un food blogger e lanciarle sui social.
“L’anno scorso abbiamo fatto un piccolo tentativo di collaborazione con una food blogger, ma abbiamo utilizzato Facebook come canale principale dell’iniziativa, mentre Twitter ci è servito semplicemente come rimando della notizia. Per quanto riguarda i nostri follower, riusciamo talvolta a instaurare un bel dialogo e ad inserirci all’interno delle loro conversazioni, qualora siano sui temi del latte o altre cose inerenti. I risultati migliori li abbiamo quando si parla di eventi, come ad esempio il Mukki Day, o altre iniziative, i corsi di cucina Mukki Chef che abbiamo realizzato durante l’anno e che hanno generato molto interesse anche su Twitter. La collaborazione con i food blogger continua ad essere un argomento che ci piacerebbe approfondire e che potrebbe diventare oggetto di una strategia comunicativa futura”.