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Al Politecnico di Torino nasce l’archivio digitale di Oliviero Toscani

Da maggio ha preso via l’opera di digitalizzazione del patrimonio fotografico di Oliviero Toscani, attraverso la scansione di centinaia di migliaia di documenti

Un archivio enorme interamente digitalizzato. Grazie alla collaborazione tra Oliviero Toscani e il Politecnico di Torino, nata nel 2023, è cominciato il progetto di censimento del patrimonio esistente del fotografo, stimato in oltre 500.000 negativi, 210.000 diapositive, 200.000 positivi di vario formato, 100.000 tra stampe, manifesti e copertineDi questi, circa 2 mila documenti sono stati digitalizzati e catalogati per entrare a far parte dell’archivio digitale di Toscani. Si tratta di un progetto pilota, supportato da sperimentazioni realizzate grazie a tecnologie di Intelligenza Artificiale, volto a gestire tutte le fasi della lavorazione su un campione ristretto di servizi e progetti del fotografo milanese esaminando ogni singolo step del processo: dalla ricerca dei materiali originali, alla digitalizzazione di pellicole, diapositive o altri supporti, fino alla raccolta dei backstage degli shooting. 

“Non avrei mai pensato che il mio lavoro potesse diventare di interesse pubblico– commenta Oliviero Toscani – e sono molto onorato che interessi una rete di biblioteche pubbliche. Tutto questo è totalmente in linea con il mio punto di vista sull’arte che deve essere accessibile e democratica”.

Il valore aggiunto di questo progetto è rappresentato dal fatto che la catalogazione di tutte le informazioni disponibili supera i confini del patrimonio di Oliviero Toscani e contestualizza i suoi progetti collegandoli con altri documenti – articoli, materiali promozionali, bibliografia – in modo da raccontare l’impatto delle sue opere sulla società del tempo e sulla critica specialistica. L’ultimo step di questa fase è stata la creazione di una versione demo dell’archivio digitale per validare la struttura del database e trovare un sistema di gestione ottimizzata di tutti gli asset e le relative informazioni.

La collaborazione tra il SYDERE Center del Politecnico e Promemoria Group ha come ulteriore finalità la comprensione e l’analisi del rapporto tra archivi e Intelligenza Artificiale. La proposta avanzata – resa possibile dallo studio del patrimonio creato e messo a disposizione da Oliviero Toscani – è di ripensare gli archivi come strumento di conoscenza affidabile e verificata a disposizione degli studiosi.

A partire dal 2027, i risultati di questo lavoro confluiranno all’interno della World Design Library (WDL), lo spin-off del Politecnico e della Biblioteca civica della Città di Torino, per una fruizione pubblica nell’ambito della Biblioteca Civica, oggi in fase di realizzazione presso Torino Esposizioni.

“La partnership con Oliviero Toscani consente al Politecnico di esplorare metodologie inedite per la digitalizzazione, catalogazione e fruizione di un ricco giacimento di materiali fotografici – spiega il professor Pier Paolo Peruccio, direttore del SYDERE Center – Operando con l’Intelligenza Artificiale su documenti straordinari che raccontano cinquant’anni di trasformazioni della società, si intende innovare i modi di far ricerca in archivio tout court fornendo nuovi strumenti agli studiosi che si confrontano con il grande tema delle fonti. La sperimentazione con l’IA affiancherà tutto il progetto di digitalizzazione dell’archivio, sia perché con il tempo crescerà la quantità di materiale a disposizione dei ricercatori e dell’IA, sia perché continueremo ad assistere, nei prossimi anni, all’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale e delle sue potenziali applicazioni”. 

Conclude Silvia Barbero, Vice rettrice per la comunicazione: “Questo progetto rappresenta una grande opportunità per lavorare a stretto contatto con materiali di grande valore storico e artistico di un maestro della fotografia come Oliviero Toscani in un modo totalmente innovativo sfruttando il potenziale dell’Intelligenza Artificiale. La collaborazione con Promemoria Group non solo arricchisce il patrimonio culturale disponibile alla società in modo inclusivo, ma contribuisce anche a formare una nuova generazione di professionisti capaci di innovare e di creare soluzioni sostenibili per il futuro.”

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