Pochi giorni prima dalla chiusura, l’8 marzo scorso, della consultazione pubblica aperta da Agid sulle Linee guida per l’erogazione del servizio pubblico wi-fi-free, è partito “Piazza Wifi Italia“, il progetto integrato lanciato dal ministero dello Sviluppo economico (MiSe).
Integrato perché ruota intorno alla piattaforma on line, wifi.italia.it, attraverso la quale i comuni che vogliono attivare punti wifi per l’accesso gratuito a Internet possono farne richiesta registrandosi, e intorno alla app dedicata che consente ai cittadini di individuarli e connettersi.
A disposizione per la realizzazione della rete di hot spot gratuiti ci sono attualmente complessivi 53 milioni, si legge nella descrizione del progetto, i cui primi interventi sono già in corso, con l’avvio delle progettazioni, nei 138 comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal terremoto del 2016, Torricella Sicura, provincia di Teramo, primo tra questi e primo comune italiano con un punto wifi attivo nell’ambito dell’iniziativa.
Si tratta, come si può ricostruire dal decreto del MiSe sul progetto Wifi.Italia.it del 19 ottobre 2018, della seconda fase di un percorso partito nel 2016 da un’intesa MiSe-Mibact e Agid e che oggi punta a integrare le reti già esistenti con quella da realizzare, per massimizzare entro il 2021 la diffusione della rete Wi Fi in Italia, favorendo i comuni terremotati e quelli più piccoli, sotto i 2.000 abitanti, che avranno priorità negli interventi.
L’obiettivo è coprire quasi 8.000 (7.917) comuni italiani imprimendo un’accelerata al superamento del digital divide e favorendo, più in generale, l’accesso ai servizi pubblici digitali, non solo legati a turismo e cultura, come previsto nella prima fase di lancio dell’app, che diventa ora un punto d’accesso unico.
Per usarla occorre registrarsi la prima volta e poi si naviga accedendo automaticamente agli hot spot più vicini fisicamente – in aree pubbliche come parchi e piazze, edifici pubblici, musei, biblioteche – in corso di realizzazione e già esistenti.
Sulla piattaforma infatti è anche possibile aderire al progetto per gli enti già dotati di una rete wifi, e consultare la mappa aggiornata delle reti esistenti e dei punti di accesso via via realizzati.
A Piazza Wifi Italia, che si inserisce in una più ampia strategia europea portata avanti con WIFI4EU (120 milioni di euro fino al 2020 per l’installazione di punti d’accesso wi-fi gratuiti in spazi pubblici in tutta Europa) aderisce anche l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani).
A realizzare materialmente la rete è Infratel Italia, società in house del MiSe, che si occuperà di installare i punti di accesso, manutenerli nella fase di avvio e potenziare le infrastrutture.