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Rifinanziato lo Spid, anche se c’è la CIE?

Spid e CIE

La lunga attesa (iniziata nel 2022), costellata da notizie secondo cui lo Spid sarebbe diventato un servizio a pagamento, è terminata. Alla luce del dibattito su Spid e CIE, è stato firmato il decreto di assegnazione di 40 milioni di euro ai gestori, provider, di identità digitale. “Abbiamo ascoltato e recepito le istanze dei gestori SPID, rimaste inascoltate per anni dai governi precedenti. Con questo decreto, riconosciamo il valore dello sforzo fatto dai privati per sviluppare e gestire un’infrastruttura essenziale per milioni di cittadini. Il nostro obiettivo è rafforzare il sistema di identità digitale in un’ottica di efficienza e interoperabilità, garantendo continuità e sostenibilità agli operatori del settore” queste le dichiarazioni di  Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, rilasciate nel comunicato stampa del 5 marzo 2025.

Perché finanziare uno strumento digitale a fronte dell’esistenza di un sistema di identità digitale, la Carta d’Identità Elettronica, già esistente e senza costi aggiuntivi? A cosa è dovuta la coesistenza di Spid e CIE?

La CIE è l’evoluzione digitale del documento d’identità cartaceo. Certifica l’identità del titolare sul territorio nazionale e all’estero e consente l’accesso sicuro ai servizi online di enti pubblici e privati. Inoltre, con l’integrazione del nodo eIDAS italiano, i cittadini possono utilizzare la CIE per autenticarsi anche presso servizi online di altri Paesi dell’Unione Europea. Uno dei principali vantaggi è di tipo economico. Al costo di emissione della CIE è possibile di utilizzare un’unica credenziale per accedere a una vasta gamma di servizi, eliminando la necessità di gestire multiple password e riducendo i costi associati alla gestione di diverse identità digitali. Inoltre la CIE offre funzionalità di firma elettronica avanzata. Non tutti sanno di averenel portafoglio uno strumento di grande utilità che consentedi firmare documenti digitali con pieno valore legale sia in ambito pubblico che privato.

Ma allora perché rifinanziare i gestori di SPID?

Nonostante la presenza della CIE, il rifinanziamento dello SPID evidenzia la volontà del Governo di mantenere attivi entrambi i sistemi di identità digitale, in base alla considerazione che la CIE ha avuto un’avvio in salita. I dati indicano un maggiore accesso ai servizi digitali con credenziali SPID anzichè CIE. La spiegazione potrebbe risiedere nella necessità di utilizzare un lettore di smarcard o di uno smartphone dotato di tecnologia NFC (Near Field Comunication).

SPID e CIE rappresentano il rafforzamento dell’infrastruttura di identità digitale in Italia. L’utilizzo della CIE, in particolare, offre vantaggi economici significativi, non senza limiti sia chiaro. Converge credenziali e funzionalità avanzate come la firma elettronica e contribuisce alla semplificazione e all’efficienza dei processi amministrativi.

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