Klout, pur non essendo più un servizio attivo, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama del digital marketing. Questo strumento, che assegnava un punteggio da 0 a 100 per misurare l’influenza di un utente sui social media, ha rappresentato un punto di riferimento per molti anni.
Il Klout analizzava una vasta gamma di fattori per determinare il punteggio di un utente, tra cui il numero di follower, le connessioni sui vari social network, il tasso di interazione cioè quanto frequentemente e in modo significativo l’utente interagisce con i contenuti degli altri, l’ampiezza della reach, ossia quante persone vedono i contenuti pubblicati dall’utente e l’influenza di quell’account, la capacità di generare azioni e conversazioni sui social media.
Social Index l’eredità di Klout
Sebbene Klout non esista più, il concetto di misurare l’influenza sui social media rimane fondamentale. Oggi, le aziende pubbliche e private utilizzano una combinazione di strumenti e metriche per valutare l’impatto della loro comunicazione social. Soprattutto nella pubblica amministrazione però diventa difficile misurare, con parametri oggettivi e aggregando i diversi canali attivi, l’impatto sull’attività di comunicazione. Da quest’anno però l’Osservatorio Digitale, realtà che dal 2021 è punto di riferimento per le ricerche e le analisi sul grado di digitalizzazione di soggetti pubblici e privati, ha sviluppato un’attività di analisi digitale che non si limita a pesare i follower, ma a valutare la presenza online anche dal punto di vista qualitativo fornendo i dati fondamentali per comprendere a fondo la performance di ogni settore e di ogni singolo soggetto sottoposto a indagine e attribuendo un Social Index, indicatore progettato e sviluppato dall’Osservatorio Digitale, per misurare il livello complessivo di performance del soggetto analizzato prendendo in considerazione le attività di social media marketing.
Ecco che così le PA possono ottenere nuovamente un valore di riferimento per il loro operato sul fronte comunicativo/informativo legato ad una moltitudine di dati volti a far comprendere i punti di forza e quelli dove è possibile migliorare la comunicazione verso il cittadino.
Klout è stato un pioniere nel campo della misurazione dell’influenza sui social media. Anche se non esiste più, la sua eredità viene raccolta dall’Osservatorio Digitale che oggi può effettuare delle ricerche che uniscono aspetti quantitativi e qualitativi permettendo così di produrre una valutazione più precisa e personalizzata, grazie all’evoluzione degli algoritmi e alla disponibilità di dati più granulari.