A chi non è mai capitato di vedersi arrivare un messaggio in cui si promettevano pacchetti da migliaia e migliaia di followers su Twitter per un pugno di dollari. Attenzione però perché il grande numero di seguaci non è detto che d’ora in poi coinciderà davvero con un maggior ‘peso’ dell’account. Due studiosi italiani hanno infatti messo a punto un sistema che consente di individuare – più accuratamente – tra gli utenti di Twitter quelli più influenti su certi argomenti. Si tratta di una ricerca targata UNIMORE – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – che ha catturato l’attenzione di una prestigiosa ribalta internazionale tanto da essere selezionata come Best paper finalist alla conferenza internazionale aIEEE Consumer Communication and Networking Conference di Las Vegas (USA). Questo riconoscimento se lo sono meritati Marco Furini del Dipartimento di Comunicazione ed Economia e la dott.ssa Manuela Montangero del Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche.
Se qualche anno fa gli studi di ricerca guardavano semplicemente al numero di followers per capire quanto un utente potesse essere influente in un determinato settore, ora si è capito che tale metrica potrebbe essere facilmente ingannata con l’impiego di software in grado di generare un elevato numero di “falsi” followers. Marco Furini e Manuela Montangero hanno studiato una combinazione di dati che prendono in considerazione il comportamento, le limitazioni e le abilità dell’essere umano che è stato considerato altamente innovativo, nonché meritevole di essere inserito tra i tre migliori lavori di ricerca sui circa 150 presentati al convegno.
La conferenza internazionale IEEE Consumer Communication and Networking Conference a Las Vegas ha chiamato a raccolta una presenza selezionata di studiosi provenienti da tutto il mondo, i quali in questa manifestazione hanno modo di mostrare ed illustrare ricerche emergenti ed innovative nel campo delle tecnologie e applicazioni consumer. “Sono diversi gli scenari di intelligence che possono beneficiare del meccanismo – affermanoMarco Furini e Manuela Mantangero – ad esempio, individuare un utente in grado di influenzare l’andamento di un prodotto o servizio può essere fondamentale per lo sviluppo o il consolidamento di un’impresa; determinare un utente in grado di influenzare il pensiero critico di una comunità può essere importante in campo politico-sociale; riconoscere un dipendente molto influente può essere di grande aiuto nell’organizzazione aziendale”.
“Siamo rimasti piacevolmente sorpresi – proseguono i due ricercatori Furini e Mantangero -. I giudizi che avevamo ricevuto durante il processo di selezione erano stati molto positivi, ma non ci aspettavamo di essere considerati tra i migliori tre lavori di ricerca dell’intera conferenza. Questa è una conferenza che si tiene nel mese di gennaio di ogni anno dal 2004 in quasi-contemporanea con il CES di Las Vegas, la più importante fiera di elettronica di consumo del mondo. I temi trattati possono infatti essere visti come la parte scientifica di ciò che è alla base della tecnologia del domani. Consideriamo questo riconoscimento come un punto di partenza verso nuove ricerche perché la progettazione e lo sviluppo di metodologie di analisi nel settore social ci appassiona molto“.