Immaginate di passeggiare nel centro storico di una città indossando occhiali speciali che vi fanno vedere le strade e le piazze esattamente come erano 500 anni prima. O con uno smartphone che vi mostra in sovrimpressione tutte le informazioni di cui avete bisogno nell’istante in cui inquadrate una targa con il nome della via in cui vi trovate. O, ancora, di portare delle cuffie che vi danno indicazioni utili nel caso di disabilità visive.
Sono solo alcune delle applicazioni possibili grazie agli sviluppi del progetto scientifico europeo VENTURI (immersiVe ENhancemenT of User-woRld Interactions) dedicato alla realtà aumentata e coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento.(@FBKcom).
Iniziato nell’ottobre 2011 e coordinato dal ricercatore FBK Paul Chippendale, il progetto è durato tre anni e ha ricevuto un finanziamento europeo di 3,6 milioni di euro. I risultati sono stati presentati la scorsa settimana durante il meeting finale del progetto a Grenoble, in Francia. Con la FBK hanno partecipato centri di ricerca e società del calibro diFraunhofer Heinrich Hertz Institute (Germania), ST-Microelectronics (Italia), metaio (Germania), e-Diam Sistemas(Spagna), Sony (Svezia) e INRIA (Institut National de Recherche en Informatique et en Automatique, Francia).
La due giorni di revisione finale del progetto VENTURI è culminata con una passeggiata “aumentata” assieme ai rappresentanti della Comunità Europea attraverso il centro storico di Grenoble. Alla commissione sono state mostrate varie tecnologie, ormai pronte per diventare prodotti, che permettono agli utenti di fruire di contenuti a carattere storico e sociale mediante un arricchimento tridimensionale, sia visivo che acustico.
Grazie al progetto VENTURI è stata infatti sviluppata una piattaforma mobile dotata di sensoristica avanzata e di telecamere, in grado di comprendere il contesto in cui l’utente si sta muovendo. Sfruttando anche le informazioni disponibili in Internet e sui Social Network, il sistema permette di fornire informazioni utili e contestualizzate, istante per istante, mentre ci si muove in un ambiente. Tale tecnologia viene sfruttata da dispositivi mobili come smartphone, orologi o occhiali digitali per dare un decisivo impulso alle applicazioni di realtà aumentata presenti e future.
Le Unità di ricerca FBK coinvolte nel progetto sono TeV – Tecnologie della Visione, coordinata da Oswald Lanz e WoD – Web Of Data, coordinata da Giovanni Tummarello, afferenti al Centro Information and Communication Technology.
“Il settore dei dispositivi mobili – spiega Chippendale, coordinatore del progetto – è in rapida evoluzione ed è difficile fare delle previsioni anche a breve termine ma, grazie ad un consorzio di partner di ricerca ben assortito, con il progetto Venturi siamo arrivati alla frontiera degli sviluppi tecnologici, integrando nuovi dispositivi come orologi ed occhialiintelligenti”.
“La passeggiata aumentata di Grenoble – prosegue Stefano Messelodi, ricercatore dell’Unità TeV della FBK – sarà disponibile a breve fra le APP di Android, pronta per essere scaricata ed utilizzata, e c’è un forte interesse a replicare questa esperienza in altre città, come Trento, Monaco e Barcellona”.