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L’Intelligenza Artificiale di Google diventa a pagamento?

Intelligenza Artificiale di Google a Pagamento

Google sta valutando di far pagare nuove funzionalità ”premium” basate sull’intelligenza artificiale generativa.

Google sta pensando di aggiungere alcune funzionalità di ricerca basate sull’intelligenza artificiale a pagamento. Una novità che si aggiunge ai servizi premium che offrono già l’accesso all’assistente Gemini AI in Gmail e Docs. 

L’intelligenza artificiale di Google a pagamento: una decisione definitiva non è stata ancora presa ma sembrerebbe che il tradizionale motore di ricerca resti gratuito e che gli annunci possano comparire accanto ai risultati di ricerca. La richiesta di pagamento per alcune funzionalità rappresenterebbe una prima volta per Google in quanto motore di ricerca.

Google vs ChatGPT

Dal novembre del 2022, quando Open AI ha lanciato Chat GPT, Google si è affrettata nel dare una risposta quanto più competitiva possibile, dal momento che Chat GPT è in grado di fornire  risposte rapide e complete a molte domande dell’utente. A ciò si aggiunga che Chat GPT minaccia di rendere obsoleto e ridondante l’elenco di collegamenti di un motore di ricerca tradizionale come Google.

Solo nel maggio dell’anno scorso, Google ha iniziato a testare un servizio di ricerca basato sull’intelligenza artificiale; andando a rilento anche nell’aggiungere funzionalità di “Search Generative Experience”, così come da loro stessi definita, al motore di ricerca.

Costi e Obsolescenza

Google si trova a dover fare i conti, nel vero senso della parola, con questa tipologia di risultati di ricerca, perché l’intelligenza artificiale generativa consuma molte più risorse in termini di elaborazione. A ciò si aggiunge il rischio, individuato da numerosi analisti, che le entrate pubblicitarie di Google possano soffrire dal momento che le ricerche, basate sull’intelligenza artificiale, forniscono risposte più complete agli utenti ed estrapola le informazioni richieste dai siti web senza doverli necessariamente visitare.

Non è ancora chiaro cosa Google deciderà di fare. Una cosa è certa, dovrà valutare attentamente come integrare la ricerca basata sull’intelligenza artificiale generativa nel suo motore per evitare di perdere pezzi aka utenti.

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