A Rovereto si parla di IA grazie al Festival Educa, una lectio magistralis di Michelangelo Pistoletto, un incontro con Pietro Minto e una mostra su bot e fake
Chatgpt e tutti gli altri chatbot, sono solo gli ultimi sviluppi tecnologici che rischiano di spiazzare scuole e famiglie. Sui rischi e le opportunità educative e formative rispondono una serie di appuntamenti in programma a Rovereto (TN) dal 19 al 21 aprile, per la XIV edizione di Educa, il Festival dell’Educazione e la V edizione di Educa Immagine, il Festival dell’Educazione ai Media.
Si parte dalla lectio magistralis di Michelangelo Pistoletto, che esplora le implicazioni etiche, filosofiche e artistiche di questa nuova dimensione virtuale che la mente umana ha creato per comprendere l’universo (venerdì 19, ore 18 Sala Fondazione Caritro Palazzo del Bene). Le opere dell’artista, protagonista dell’arte povera, considerato uno degli esponenti italiani più rilevanti del panorama artistico contemporaneo, hanno sempre privilegiato una dimensione collettiva e socialmente responsabile dell’arte in una ricerca costante dell’umano. Oggi questa responsabilità si estende anche all’intelligenza artificiale, che di per sé è oggettiva e non si fa da sola. Sta all’uomo scegliere tra potere distruttivo e possibilità di esplorare un universo senza limiti in cui tutti siano totalmente inclusi.
Pietro Minto, giornalista e autore di una delle più diffuse newsletter sulla rete “Link Molto Belli”, è il protagonista dell’incontro di Educa Immagine che inaugura sabato 20 la mostra da lui curata “Com’è umano lei. Come il web si è riempito di bot, fake e altre persone finte (o che potrebbero esserlo)” (sabato 20, ore 10.30, Salotto corso Bettini). Secondo alcuni studi, il 47% del traffico internet sarebbe composto da bot, dei piccoli programmi informatici pensati per fare determinate azioni che le nuove AI and Education del centro interdipartimentale di ricerca Alma for human- centered artificial intelligence; Pier Cesare Rivoltella, fondatore e presidente della SIREM (Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale); modera Michele Marangi, docente di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento e Peer&media education all’Università Cattolica di Milano.