Con l’ingresso del Regno Unito nel nodo eIDAS italiano, l’infrastruttura informatica che abilita la circolarità delle identità digitali nazionali nell’Unione europea (Ue), i cittadini italiani che si sono dotati di identità digitale, cioè chi ha le credenziali dello SPID (Sistema pubblico di identità digitale), potranno accedere ai servizi online erogati da amministrazioni pubbliche/gestori di pubblico servizio inglesi.
L’Inghilterra è il 14° paese Ue – attualmente non si è ancora compiuta la Brexit, l’uscita del Regno dall’Unione, ad oggi prevista per il 31 ottobre – ad aderire all’infrastruttura abilitante italiana realizzata da Agid in collaborazione con il Politecnico di Torino, Infocert e Tim attraverso FICEP (First Italian Crossborder Eidas Proxy), il primo server transfrontaliero italiano che rende in concreto possibile l’attuazione del regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature – Regolamento UE n° 910/2014 sull’identità digitale), la base normativa per la sicurezza e l’efficacia delle transazioni elettroniche in ambito Ue tra cittadini, PA e imprese, il che comprende servizi pubblici, e-commerce e e-business.
Al nodo italiano si sono connesse di recente anche Austria e Danimarca; che vanno ad aggiungersi a Lussemburgo, Lettonia, Slovenia, Olanda, Malta, Spagna, Svezia, Estonia, Grecia, Belgio, Norvegia.
In parallelo con l’ampliamento dei Paesi Ue compresi nel nodo eIDAS italiano, cresce la possibilità di accesso ai servizi pubblici per i cittadini italiani con la pubblicazione, il 13 settembre scorso, sulla Gazzetta ufficiale europea, (n.C 309/09), della notifica europea della Carta d’identità elettronica (https://www.cartaidentita.interno.gov.it/) (CIE), un passaggio fondamentale per il riconoscimento della carta d’identità digitale come ulteriore canale di accesso ai servizi online delle amministrazioni degli Stati membri.
Il percorso sarà completo quando – entro 12 mesi dalla pubblicazione della notifica sulla GU europea – i Paesi membri adegueranno le proprie infrastrutture digitali per permettere l’accesso ai propri servizi pubblici digitali attraverso la carta di identità elettronica oltre che con le credenziali dello SPID.