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Influencer e minori: giudice blocca pubblicazione foto sui Social

Con un provvedimento d’urgenza, è stata vietata ad una nota influencer la pubblicazione di foto e video che ritraggono la figlia di 4 anni. Il padre, ex compagno della donna, dopo aver ammesso un certo indugio iniziale ha interpellato il Tribunale con formale denuncia. Il Giudice ha ordinato alla blogger di “rimuovere e non più divulgare immagini della bimba senza l’assenso esplicito del padre“. Un provvedimento importante che potrebbe far scuola; l’udienza è prevista per domani 26 giugno 2024. 

Pubblicazione foto e video minori: alcuni rischi

1. Violazione della privacy: si rischia di compromettere la loro sicurezza, esponendoli a potenziali rischi come stalking e furto di identità.

2. Possibile sfruttamento: le immagini di minori pubblicate sui social potrebbero essere utilizzate per scopi illegali o pericolosi. 

3. Cyberbullismo: le immagini pubblicate sui social possono essere oggetto di bullismo, causando gravi conseguenze emotive e psicologiche. 

4. Scaricare le immagini: le foto dei nostri figli possono essere scaricate e salvate e poi inviate tramite chat seguendo percorsi che non possiamo controllare né fermare.

Cosa recita l’articolo 10 del Codice Civile

La legge italiana prevede che la pubblicazione di immagini di minori sui social debba avvenire nel rispetto della privacy e della dignità dei minori stessi. In particolare, è necessario ottenere il consenso dei genitori o dei tutori legali prima di pubblicare foto di minori in rete. Chiunque violi queste norme potrebbe incorrere in sanzioni penali e civili.  L’art. 10 c.c., recita: «Qualora l’immagine di una persona o dei genitori, del coniuge o dei figli sia stata esposta o pubblicata fuori dei casi in cui l’esposizione o la pubblicazione è dalla legge consentita ovvero con pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona stessa o dei detti congiunti, l’autorità giudiziaria, su richiesta dell’interessato, può disporre che cessi l’abuso, salvo il risarcimento dei danni». Si aggiungono all’art. 10 del c.c. anche il Codice della Privacy, il Regolamento per la Protezione dei dati personali, e l’art. 96 della Legge 633/1941 sul diritto d’autore.

La questione è spinosa. Soprattutto quando, e accade di frequente, i minori finiscono sui social anche grazie ad una zia, un nonno, un amico ecc. senza il consenso dei genitori. Mancano, molto spesso, il senso di responsabilità e di consapevolezza perché la velocità, soprattutto per non perdere like e cuori, porta gli adulti a non considerare, anche quando in buona fede, la copiosa narrazione sui rischi e pericoli della rete. La buona fede e l’ingenuità, anche solo nel voler condividere con gli altri, con la rete amica, un momento indimenticabile, non possono comunque essere fattori che mettono a rischio la sicurezza, dignità e reputazione dei nostri figli.

Pubblicazione foto e video di minori: serve il consenso di entrambi i genitori

Nel caso di cui sopra, la blogger si è difesa parlando di scatti in piena naturalezza; non è stato dello stesso avviso l’ex compagno e padre della minore. Non entrando nel merito delle posizioni, è utile ribadire che la decisione di pubblicare le foto dei propri figli minori sui social media è una scelta personale che dipende dalle preferenze e dalle convinzioni dei genitori. Sembra un’ovvietà ma è meglio ripeterla: i genitori devono essere d’accordo o perlomeno avere una posizione comune.

Non si può però non considerare tutta quella parte di mamme e papà che mette in condivisione difficili storie, con figli minori, cercando sostegno o condividendo esperienze a beneficio di altri. L’intento è quello di aiutarsi reciprocamente attraverso la rete; alcuni genitori, attraverso consigli e suggerimenti soprattutto nei casi più complessi e anche in presenza di situazioni di disagio, con le esperienze degli altri riescono a trovare la forza e il coraggio di raccontare e raccontarsi mettendo in condivisione anche storie drammatiche. Ma non si deve dimenticare, neanche in questi casi più delicati, che le immagini e i video possono rimanere online per lungo tempo e potrebbero influenzare la reputazione e la vita dei minori, se non nel presente, in futuro.

È la strada giusta?

È innegabile, ad ogni modo, che sempre più genitori utilizzino i social media per condividere momenti significativi della vita dei propri figli, come compleanni, vacanze, prime volte e altre esperienze. Ma ci sono casi, e tanti, sia su Instagram sia su Tik Tok, in cui genitori diventano famosi grazie alla condivisione di contenuti dei propri figli più piccoli, diventando influencer o ottenendo sponsorizzazioni da grandi aziende. Senza tralasciare una questione forse tra le più importanti: sono i genitori che decidono l’identità digitale dei propri figli? Ad ogni modo, conforta sapere che è stata presentata una proposta di legge per la tutela e regolamentazione dei minori sui social.

Ma da un punto di vista prettamente educativo, forse chiedersi se sia o meno opportuno trasmettere ai più piccoli il desiderio di essere visibili, riconoscibili e famosi da subito potrebbe essere un buon motivo per accendere un dibattito pubblico fuori dai falsi moralismi e dai pregiudizi.

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