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Quali attività possono essere automatizzate nel settore pubblico dall’IA?

Intelligenza artificiale in sanità

L’intelligenza artificiale promette di rivoluzionare molti aspetti del settore pubblico, ma la vera sfida consiste nel determinare quali compiti possono essere realmente automatizzati e quali necessiteranno oggi e in futuro ancora dell’intervento umano.

Fin dall’inizio dell’entusiasmo per l’intelligenza artificiale generativa, il settore pubblico è stato uno dei principali oggetti di dibattito. L’IA promette di migliorare notevolmente l’efficacia e l’efficienza, consentendo ai dipendenti pubblici di automatizzare le azioni ripetitive e di concentrarsi su attività che richiedono creatività e un alto livello di specializzazione.

Tuttavia, non sono mancati report e analisi sul futuro impatto dell’IA nella pubblica amministrazione. Tra gli ultimi, quello presentato da Forum PA che rileva come “gran parte (l’80%) dei lavoratori pubblici potrebbe integrare l’intelligenza artificiale nel suo lavoro, ottenendo notevoli miglioramenti”.

L’IA generativa offre, infatti, numerosi vantaggi per il settore pubblico, tra cui l’efficienza operativa, la riduzione dei costi e il miglioramento della qualità dei servizi. Ma un’analisi di Deloitte entra nel dettaglio di quali compiti effettivamente potrebbero essere automatizzati, dopo aver analizzato 19.000 attività.

Quali compiti l’IA può automatizzare nel settore pubblico?

Secondo l’analisi di Deloitte, l’IA può automatizzare compiti ripetitivi, consentendo ai dipendenti pubblici di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto. Inoltre, può migliorare la precisione e la coerenza delle decisioni amministrative.

Automatizzando processi ripetitivi e complessi, l’IA generativa consente di risparmiare tempo e risorse, che possono essere reindirizzate verso compiti strategici. La capacità di analizzare grandi quantità di dati in modo rapido e accurato permette una gestione più efficiente delle risorse pubbliche e un miglioramento della trasparenza e dell’affidabilità dei servizi offerti ai cittadini.

Entrando nel dettaglio, ecco alcune applicazioni IA utili alla pubblica amministrazione:

  • Automazione delle procedure burocratiche: l’IA può gestire la compilazione e il processo dei documenti, riducendo il tempo necessario per completare le pratiche amministrative.
  • Assistenza virtuale: chatbot e assistenti virtuali possono fornire supporto ai cittadini, rispondendo a domande frequenti e guidandoli attraverso processi complessi. Questi strumenti possono migliorare l’accessibilità ai servizi pubblici e ridurre i tempi di attesa per l’assistenza.
  • Analisi dei dati: l’IA può analizzare grandi quantità di dati per identificare trend e modelli, supportando le decisioni strategiche. Questo è particolarmente utile per la pianificazione urbana, la gestione delle emergenze e la formulazione di politiche basate su evidenze concrete.

Criteri per scegliere cosa automatizzare

L’analisi di Deloitte identifica tre categorie principali per capire se un compito può essere delegato all’IA o no. In particolare:

  1. Compiti con difficoltà creativa moderata: esempi includono la preparazione di discorsi, la sintesi di leggi e la redazione di rapporti. Prima dell’avvento dell’IA generativa, questi compiti erano svolti esclusivamente da esseri umani.
  2. Compiti con alta precisione e bassa variabilità contestuale: esempi includono l’immissione di dati e la gestione della manutenzione predittiva. Questi compiti sono già ampiamente automatizzati tramite tecnologie e sono quelli facilmente delegabili all’IA. Sono, ad esempio, l’inserimento di dati.
  3. Compiti con alta variabilità contestuale: Compiti che richiedono un elevato giudizio umano e interazione sociale, come la formazione dei lavoratori e le decisioni strategiche, restano ancora di competenza umana.

Questa categorizzazione, ci indica che sempre più compiti potranno essere delegati all’IA, ma rimarrà fondamentale l’intervento umano. Come per le precedenti tecnologie, bisognerà ragionare in ottica di integrazione. I dipendenti pubblici usano e useranno nel prossimo futuro l’IA integrata a software, tool, che già utilizzano ora. Sarà quasi un’integrazione invisibile, ciò su cui si dovrà lavorare è la formazione di competenze adeguate per sfruttare al meglio le potenzialità di questi tool integrati dall’IA.

Il futuro dell’IA nel settore pubblico

L’IA ha il potenziale di trasformare radicalmente il settore pubblico, migliorando l’efficienza, la qualità dei servizi e la soddisfazione dei cittadini. Tuttavia, per sfruttare appieno queste opportunità, è necessario un approccio attento e consapevole, che tenga conto delle sfide e delle implicazioni etiche.

Le amministrazioni pubbliche devono impegnarsi a creare un ambiente di fiducia e trasparenza, in cui i cittadini possano sentirsi sicuri nell’interazione con le tecnologie IA. La collaborazione tra governi, settore privato e società civile sarà essenziale per sviluppare soluzioni innovative che rispondano alle esigenze di tutti gli stakeholder.

L’IA generativa, in particolare, offre una strada promettente per il futuro del settore pubblico, ma il suo successo dipenderà dalla capacità di affrontare con competenza e responsabilità le sfide che emergono.

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