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Il social media manager come reputation manager, l’esempio di Eni

Fare comunicazione e gestire la reputazione aziendale nel mondo 2.0. “Il web ci impone un grande esercizio di umiltà: ascoltare gli stakeholder e dare loro risposte strutturate. Un tempo potevamo decidere cosa comunicare, oggi dobbiamo fare i conti con i nostri interlocutori del web – ha detto Daniele Chieffi, Web Media relations, social media management and reputation monitorino Manager di Eni intervenendo al convegno #socialutility – Il futuro della comunicazione digitale passa per noi dalla figura del Reputation Manager. Soddisfare esigenze di chiarimento e degli stakeholder della nostra azienda è nostra priorità”.

“Abbiamo costruito la nostra organizzazione di comunicazione sui social come una piramide – ha spiegato Chieffi -, dove al vertice ci sono i profili personali di dirigenti responsabili. Per che tutti fanno parte della comunicazione e tutti devono comunicare. Poi ci sono i profili ufficiali dell’azienda che stanno al centro. La base della piramide ci sono i profili verticali dei singoli business, cioè tutti i profili che si occupano di interagire con i stakeholder.

“Noi non abbiamo una buona reputazione come azienda, sono il primo a riconoscerlo – ha detto ancora Chieffi – Allora l’unica cosa che possiamo fare è aprire un dialogo. Se siamo ultimi e aperti e aperti a rispondere le persone allora capiscono e sono disposte a cambiare gradualmente la propria opinione“.

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