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“Life S.O.S”, quando social, chat e sms fanno scuola

Comunicazione 2.0, nuovi linguaggi e interazione tecnologica da cui attingere per imparare ad orientarsi anche e soprattutto nella vita reale. E’ rivolto interamente agli adolescenti – senza dimenticare i genitori -, il progetto “Life S.O.S (Social or Smart)”, il nuovo percorso all’insegna del benessere emotivo ideato e realizzato dal settore Educazione e Promozione della Salute dell’azienda USL 4 di Prato e dal Sistema Bibliotecario Provinciale Pratese, in collaborazione con la fondazione Opera Santa Rita, l’oratorio di Sant’Anna e il coordinamento della biblioteca Lazzerini.
Obiettivo dell’iniziativa, lo sviluppo di quelle “competenze di e per la vita” (le cosiddette Life Skills) che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato come indispensabili per stare bene e vivere in armonia con sé stessi e con gli altri. È proprio sul rafforzamento di queste abilità che punta Life S.O.S. (Social or Smart) attraverso laboratori, momenti di studio e incontri con professionisti dedicati a due specifiche fasce d’età: quella tra gli 11 e i 13 anni e quella tra i 14 e i 17 anni. Dopo “La Girandola delle Emozioni”, il programma pensato per l’infanzia con cui l’Azienda sanitaria locale e il Sistema Bibliotecario Provinciale avevano avviato la loro collaborazione tra il 2013 e il 2014, prosegue quindi la forte sinergia tra i due soggetti promotori, che questa volta hanno scelto di concentrare l’attenzione sul complesso mondo dell’adolescenza per aderire al bando “L’angolo della salute @lla tua biblioteca”, finanziato e promosso dalla Regione Toscana.
“Siamo contenti di promuovere questo progetto perché, oltre ad avere dei contenuti di valore – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Prato Simone Mangani – è un esempio di quella collaborazione tra soggetti provinciali che rappresenta senz’altro la direzione da seguire per il futuro e conferma, in questo senso, il ruolo di coordinamento che la biblioteca Lazzerini svolge da anni”.
Tre, dunque, gli scenari in cui è articolato il percorso, che si svilupperà fino al mese di aprile e vedrà la partecipazione di professionisti con esperienza decennale nel settore. Il primo si realizzerà interamente nel cuore della città di Prato grazie all’azione sinergica di tre strutture diverse collocate nello stesso quartiere e confinanti tra loro: la Biblioteca Lazzerini per la parte culturale e formativa, la fondazione Opera Santa Rita per l’aspetto educativo connesso a particolari situazioni di disagio e l’oratorio di Sant’Anna per l’aspetto educativo e ricreativo. È ai ragazzi che quotidianamente frequentano queste forme di associazionismo ma che raramente varcano la soglia della biblioteca, che saranno indirizzati 8 percorsi (strutturati in 3 incontri di due ore ciascuno), basati su divertenti laboratori e momenti di riflessione e gioco. Qualche esempio? “Emoticon”, il laboratorio per imparare a riconoscere e gestire le proprie emozioni attraverso le classiche “faccine” oppure “To be smart”, utile per migliorare il proprio senso critico, sviluppare la capacità autonoma di distinguere le informazioni e “navigare sicuri” sia nella vita reale che in quella virtuale. O ancora “Mettiti nel mio profilo”, dove i ragazzi avranno l’opportunità di studiare il profilo di un amico allenando empatia e capacità di interagire correttamente con gli altri.
Il secondo percorso del progetto coinvolgerà invece tutte le 7 biblioteche comunali della provincia di Prato: dalla sezione Ragazzi della biblioteca Lazzerini alle biblioteche delle circoscrizioni Nord e Ovest, le biblioteche comunali di Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano e Vaiano. Qui le attività di Life S.O.S – 30 in tutto – saranno indirizzate a gruppi di adolescenti tra gli 11 e i 14 anni, già abituati a frequentare le biblioteche ma probabilmente non pienamente consapevoli delle potenzialità offerte da queste strutture. Lo scopo sarà quello di stimolare alcune capacità specifiche dei ragazzi, seguendo più direzioni e mettendo in campo ogni volta strumenti diversi. Si passerà quindi dalla musica ai video, dai film ai libri, senza dimenticare i nuovi canali di comunicazione come Internet, WhatsApp e Facebook per educare i partecipanti a un uso critico e consapevole dei nuovi media e dei linguaggi social. Ecco allora il laboratorio dal titolo “Ulisse, come navigare nella tempesta”, dove si insegnerà ai ragazzi a navigare sicuri nell’oceano virtuale della rete o ancora il ciclo di attività “Ci vediamo?” che cercherà di far capire ai giovani l’utilità di chat ed sms quali strumenti validi per incontrarsi e sentirsi “veramente”.
Ma non è tutto. Un pacchetto S.O.S è stato pensato infatti anche per i genitori. A loro è dedicata la terza parte del progetto con percorsi che puntano a costruire e incentivare una comunicazione efficace con i figli. Il tentativo è quello di avvicinare madri e padri al linguaggio degli adolescenti, aiutandoli a districarsi tra chat, messaggi o immagini fotografiche. Il tutto realizzato grazie al confronto con altri genitori e al supporto di figure competenti.
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