0%

Online il report sui servizi digitali vigilati da Agid

report servizi digitali italiani

Identità digitale, firma elettronica e posta elettronica certificata (PEC) sono i servizi digitali interessati dai risultati del report di vigilanza AGID (Agenzia per l’Italia Digitale).

Il vigilante

Come indicato dal CAD (Codice dell’ Amministrazione Digitale) è AGID a vigilare sui prestatori dei digital trust services. Prevenendo irregolarità e verificando il rispetto delle regole, AGID si pone lo scopo di stimolare i vigilati al miglioramento continuo secondo alti livelli di sicurezza.

Il 27 marzo l’Agenzia ha pubblicato il report che riepiloga le attività di verifica e gli accertamenti ispettivi svolti nel corso del 2022. Il report sui servizi digitali vigilati da AGID,  giunto alla sua sesta edizione, racconta come le verifiche svolte, sia in occasione delle attività ispettive che in via continuativa, hanno portato i gestori ad adottare importanti azioni per elevare le misure di sicurezza e contrastare i tentativi di frode perpetrate a danno degli utenti. A fronte dei furti di identità o di utilizzo dei servizi a scopo fraudolento, che anche nel 2022 si sono rivelati numerosi.

I risultati del report

La platea dei vigilati ha compreso 20 prestatori di servizi fiduciari qualificati, 18 gestori di posta elettronica certificata accreditati e 10 gestori di identità digitale SPID. Emerge inoltre come i procedimenti di verifica avviati sono stati 12, da cui sono scaturite 14 verifiche ispettive: 11 on site, presso le sedi dei gestori, e 3 da remoto, con l’apporto di competenze specialistiche dal Nucleo di Prevenzione delle Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza e dal personale del Cert-AgID. Per quanto riguarda gli obblighi di notifica di incidenti e malfunzionamenti, nel 2022 sono stati notificati complessivamente 71 eventi relativi a incidenti, malfunzionamenti o indisponibilità per attività di manutenzione relativi ai servizi PEC (12), SPID (34) e servizi fiduciari (25). 

L’utente al centro

Il cittadino/Utente è al centro della questione. La vigilanza, infatti, mira a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle transazioni on line e favorire lo sviluppo dell’economia digitale. Accerta, poi, presunte violazioni da cui possono derivare utilizzi impropri o a scopo fraudolento di tali servizi, esponendo l’utente al rischio di falsificazioni o di cyber attacchi

Ultimi articoli

Fondazione Italia Digitale al Salone del Libro di Torino 2025

Numeri in crescita per ChatGPT in Europa: utenti quadruplicati in sei mesi

Cosa sa di te l’Intelligenza Artificiale

Calendario eventi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Skip to content