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Il caso Capoliveri, la bellezza italiana che ha conquistato i social

Un piccolo Comune dell’Isola d’Elba che decide di puntare sulla comunicazione social e diventa una stella del web. E’ il caso di Capoliveri che oggi può contare su un vero e proprio esercito di followers in rete e che rappresenta un esempio da seguire in tempi in cui i numeri dei diversi social network crescono mentre i budget e le risorse continuano a diminuire. E’ il sindaco, Ruggero Barbetti a ripercorrere la storia del Comune di Capoliveri sui social.154_51b04a10f1e04

Quando e come si è approcciato il Comune alla nuova comunicazione?

Capoliveri si è affacciata nel web 2.0 a partire dal giugno 2010 aprendo su Facebook la pagina fan del Comune di Capoliveri. Da subito ci siamo chiesti cosa fosse utile comunicare ai cittadini e quindi di diffondere le iniziative, i progetti dell’amministrazione comunale e delle realtà associazionistiche del territorio. Abbiamo pensato però che questi mezzi offrissero in modo assai semplice l’opportunità di tirare fuori qualcosa di nuovo, abbiamo cercato di costruire una redazione diffusa che coniasse uno stile proprio e rendesse interessanti e freschi i lavori di volta in volta assegnati. L’Ufficio stampa ha lavorato come crocevia di informazioni, come facilitatore di contatti tra professionalità, esigenze, persone per la diffusione delle notizie sul territorio. Abbiamo cercato di sperimentare l’espressività della nostra società raccontando il quotidiano, mettendo in luce risorse e talenti del territorio. Con i canali social abbiamo quindi messo in circolazione, senza intermediazioni, i contenuti rilevanti della nostra comunità. Abbiamo provato a fare “Invertising” (Paolo Iabichino, 2009), cambiando il senso di marcia della comunicazione del territorio. Dalla promozione del territorio “strillata” alle narrazioni quotidiane a più voci in real time. Abbiamo anche cercato di intercettare gli spazi di dialogo contemporanei, nel web 2.0 ma non solo, dove le persone si ritrovano. Obiettivo: diffondere il “genius loci” dell’Elba e dialogare con persone che condividono con noi l’attenzione, la sensibilità, l’amore per questo territorio.

Cosa avete realizzato insieme alle persone che hanno collaborato con voi? Come nasce la costruzione dei contenuti?caput

Abbiamo individuato temi distintivi e identitari del territorio avviando un percorso di storytelling partecipativo, una narrazione quotidiana e corale della comunità locale; abbiamo creato ambiti di ascolto e dialogo con la cittadinanza. In seconda istanza, attraverso blog, social media, media tradizionali, abbiamo cercato di abbattere il senso di isolamento tipico dell’insularità. Abbiamo provato a creare occasioni in cui la comunità locale potesse sperimentare le proprie potenzialità; abbiamo provato a inserire i temi locali nel flusso mainstream delle notizie (con twitter soprattutto); abbiamo reso interessante il lifestyle indipendente di Capoliveri (notiziabilità del paese). Abbiamo cercato di dare visibilità alla ricchezza di temi e di progetti virtuosi di un territorio fortemente estetico secondo i codici comunicativi contemporanei. Attraverso i meccanismi di condivisione di stati d’animo sul web 2.0, abbiamo avvicinato le persone che condividono con noi l’amore per l’Isola d’Elba.

L’integrazione dei diversi social come avviene?

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Attraverso una delibera di giunta comunale del 2011 abbiamo iniziato un rapporto di stretta collaborazione con Officina Turistica, una azienda che si occupa di web marketing. Per ciascun media sociale abbiamo definito la finalità istituzionale. La pagina FB è gestita dall’addetto stampa e dagli amministratori comunali mentre tutti gli altri social media vengono aggiornati dall’addetto stampa. Niente altro.

A ogni network il suo carattere. Come si muove Capoliveri sui Social Media?

Facebook è la voce di una community che si specchia, il paese legge e commenta. Dalle informazioni di servizio, al consiglio comunale, dagli orari della guardia medica turistica al prodotto a km zero e al buongiorno vista mare con una immagine del nostro territorio. Twitter, spot con hashtags in 140 caratteri, con l’inserimento della promozione del territorio anche in inglese entrando nel mainstream della comunicazione internazionale. Instagram, le polaroid emozionali del territorio, istanti di vita ed estatica meraviglia in tempo reale, Visual storytelling, la bellezza in un pic, potentissimo per il nostro territorio. Youtube e Vimeo: diffusione di eventi e progetti visivi, carichiamo sia i nostri che di chi passa da Capoliveri e fa riprese. Pinterest: l’estetica in evidenza. Network perfetto per inserire la bellezza del paesaggio elbano tra persone che hanno già un forte senso estetico.

Quale è la linea editoriale?

Cucire gli strappi, accorciare le distanze, unire le persone intorno a un claim forte: We love Capoliveri Island. Su Twitter siamo consapevoli che i follower non capolivsono elbani meno che meno capoliveresi. Sono piuttosto i turisti o persone evolute dal punto di vista informatico. Primo obiettivo: bypassare il gap fisico e mentale dell’insularità. Ci è parso utile – pensando a un territorio che vive soprattutto di turismo – condividere ciò che sta alla base di ogni scelta di vacanza. Il messaggio che l’Elba è bella, che Capoliveri è un paese magico, dove si vive immersi nella bellezza naturale, 365 giorni l’anno. Con la speranza di far nascere affezione per l’Elba in chi ci intercetta, di chiamare a raccolta chi ama questo territorio. Ma diffondiamo anche la convocazione dei consigli comunali; corsi di ginnastica, eventi, concerti, ecc. questo perché é bene che si sappia che qui c’è una vita sociale, intensa d’estate, lenta e raccolta d’inverno, ma c’è 365 giorni l’anno. Cerchiamo di comunicare l’atmosfera estatica generata dalle bellezze naturalistiche, i colori, i silenzi o il clamore estivo, la vita semplice del “fuori stagione”, che è quello che da lontano affascina chi vive in città, a cui invece la promozione turistica “tradizionale” non dà valore. Vogliamo dire: l’Elba c’è, Capoliveri è un paradiso terrestre, vivo tutto l’anno, guardate che bella luce c’è qui oggi, che paesaggio mirabile, sembra di essere immersi in un quadro vivente. Questo è un sentimento autentico, provato da tutti noi che viviamo qui, 365 giorni l’anno. Rispondiamo ai follower, spesso le persone che ci seguono e interagiscono con noi sono gli affezionati. Diffondiamo i post del portale istituzionale, ricordando così che si può consultare uno strumento complesso, poco frequentato. Spesso aggiungiamo una piccola rassegna stampa, selezionando news di servizio pubblico, rigorosamente cronaca bianca, mai politica. Diamo centralità alle immagini (la foto del giorno, a volte presa da testate web locali, a volte postate direttamente dall’ufficio stampa). Lo Storytelling fotografico viene proposto in inglese: istanti da condividere col pubblico vasto (#sunset #sunrise #shore #sun #sky #beauty #elba capoliveri)

Un primo bilancio della vostra esperienza nel web sociale?

Dopo quasi quattro anni di sperimentazioni, siamo consapevoli che alcune cose sono da migliorare. L’amministrazione ha però sempre mostrato disponibilità e fiducia nel progetto e ha riscontrato molti vantaggi: il coraggio di sperimentare nuove forme di comunicazione e mettere a prova collaborazioni con soggetti non istituzionali con lo scopo di trovare nuovi linguaggi, stili freschi e un’estetica distintiva, per promuovere l’immagine del territorio. La comunicazione più il web sociale facilitano le connessioni tra persone, permettono di intercettare altre persone, altri progetti e condividerli e tendono a diffondere tra istituzioni e cittadini un sentimento reciproco di fiducia. Abbiamo dato l’occasione a molte persone di mettersi alla prova, di mostrare le proprie capacità, soprattutto con la fotografia. Sono emersi nuovi talenti, una sorta di redazione diffusa, una rete di persone che collaborano con noi. Lavorando insieme: abbiamo avviato una relazione fiduciaria con la nostra comunità social di riferimento con l’obiettivo comune di diffondere la condizione del vivere narrata con la voce più autentica, quella dei suoi principali attori che sono i cittadini. I media tradizionali hanno messo in luce l’originalità della nostra esperienza, soprattutto per la piccola scala e per la vivacità delle interazioni che sono state misurate. Nel web, grazie al passaparola, l’esperienza di Capoliveri fa parlare di sé, le persone che hanno collaborato con noi promuovono il loro nuovo lavoro, attivando curiosità per un’amministrazione che accoglie le proposte interessanti e prova a metterle in pratica, anche nelle difficoltà dei nostri tempi.

Ed eccoli i diversi profili di Capoliveri. Twitter. CaputLiberum, Facebook: ComuneCapoliveri, Instagram: comunecapoliveri, Youtube: comunecapoliveri, Vimeo: ViviCapoliveri, Pinterest: ViviCapoliveri, Blog: ViviCapoliveri.

Andrea Marrucci (@andmarru)

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