Il City Vision Score 2024 ha analizzato 30 indicatori di 6 dimensioni del concetto di smart city: smart governance, smart economy, smart environment, smart living, smart mobility, smart people
Milano si conferma anche quest’anno la città più smart d’Italia. E nella top 10 dei Comuni “intelligenti” non ce n’è nemmeno uno sotto il Rubicone. A riprova che permane un forte gap tra Nord e Sud. Questo il risultato più lampante del City Vision Score, la classifica delle città intelligenti in Italia arrivata alla sua seconda edizione, presentata durante gli Stati generali di City Vision del 21 e 22 ottobre a Padova.
Realizzato da Blum e dalla società di consulenza Prokalos, il City Vision Score misura il grado di smartness di tutti i Comuni italiani su una scala da 10 a 100. Aggrega e sintetizza 30 indicatori elementari riferiti 6 dimensioni del concetto di smart city: smart governance, smart economy, smart environment, smart living, smart mobility, smart people.
Gap Nord-Sud
Lo studio conferma il cronico gap Nord-Sud, con il Nord Est che, in particolare, si afferma come la macro area più smart d’Italia. Scorrendo lo score generale, come detto la città italiana più “intelligente” risulta Milano, seguita sul podio da Credera Rubbiano (Cremona) e Cordovado (Pordenone). Seguono, al quarto posto Imola (Bologna), al quinto Casaletto Vaprio (Cremona), al sesto San Secondo Parmense (Parma) e al settimo Arquà Petrarca (Padova). Chiudono la top 10 generale Soverzene (Belluno) al nono posto e Collebeato (Brescia) al decimo.
Il primo comune “smart” non del Nord che si incontra è Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, Toscana, che si posiziona al 39esimo posto nel ranking generale, e al primo della top five del centro Italia (dove la Toscana è rappresentata con 4 comuni su 5). Per incontrare un comune del Sud Italia nello score generale si deve scendere invece fino al 163esimo posto, dove si posiziona Fara San Martino (Chieti, in Abruzzo), che è anche il primo Comune nella top 5 del Sud, in cui – a eccezione di Masullas (Oristano) al secondo posto – si incontrano solo comuni abruzzesi.
Le città capoluogo
I dati della ricerca, letti attraverso la lente delle città capoluogo di provincia, non mostrano una fotografia diversa: nella top-50 figura un solo capoluogo del Sud, Teramo (Abruzzo). La top 10 di quest’anno dei capoluoghi più “smart” è totale appannaggio delle realtà del Nord, e per di più di sole 3 Regioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna). Se ampliamo lo sguardo alla top 20 troviamo 3 città del centro.
Al primo posto si conferma Milano, seguita da Treviso e Parma sul podio. La quarta posizione è per Vicenza, mentre le successive vanno a Bologna, al quinto posto, a Padova, in sesta posizione, Pordenone che si classifica in settima posizione, seguita da Brescia in ottava, Bergamo in nona e Ferrara in decima posizione. Si continua con Modena in undicesima posizione, Pisa in dodicesima, seguita da Forlì, Firenze, Piacenza. Al sedicesimo posto troviamo Monza, seguita da Lodi,Trento, Torino e Ancora a chiudere la top 20.
Parlando di città molto grandi, per trovare la Capitale, Roma, dobbiamo scendere al 46esimo posto nel ranking dei capoluoghi più smart e al 1.412esimo posto di quello di tutti i Comuni.
Nonostante – leggendo lo score – il divario Nord-Sud sia schiacciante, analizzando la classifica ci sono delle sorprese. Come, ad esempio, Roma (al 46esimo posto) e Teramo (Abruzzo, al 49esimo) che si trovano qualche posizione sopra Bolzano (54esimo posto).
Oppure Oristano, Caserta, Lecce, Benevento e Bari, che si posizionano tutte assiepate appena sopra Aosta nella classifica dei capoluoghi più smart: rispettivamente sono al 72esimo, 73esimo, 74esimo, 75esimo e 77esimo posto, mentre il capoluogo della Valle d’Aosta è al 78esimo posto.
La top 3 dei micro-comuni con meno di 2mila abitanti
La ricerca di City Vision sui comuni più “intelligenti” offre una panoramica di classifiche divise per grandezza di Comuni. Tra i comuni più piccoli, con una popolazione inferiore a 2mila abitanti, i più “smart” risultano quindi: al Nord, Credera Rubbiano (Cremona, Lombardia); al Centro, Piobbico (Pesaro Urbino, Marche); al Sud, Fara San Martino (Chieti, Abruzzo).
La top 3 dei piccoli comuni, tra 2mila e 50mila abitanti
Tra i comuni che contano tra 2mila e 50mila abitanti, la classifica premia: al Nord, Cordovado (Pordenone, Friuli Venezia Giulia); al Centro, Bagno a Ripoli (Firenze, Toscana); al Sud, Montorio al Vomano (Teramo, Abruzzo).
La top 3 delle città medio-piccole, tra 50mila e 100mila abitanti
Tra le città che contano tra 50 e 100mila abitanti, il City Vision Score 2024 rileva il miglior punteggio, per il Nord, a Imola(Bologna, Emilia-Romagna), per il Centro, a Pisa (Toscana), e per il Sud, anche quest’anno a Teramo (Abruzzo).
La top 3 delle città medio-grandi, tra 100mila e 500mila abitanti
Non sono molte, in Italia, le città con più di 100mila abitanti e meno di 500mila: se ne contano solo 26, e sono tutte capoluogo di provincia. Tra queste il City Vision Score ha individuato le tre più “smart”: al Nord prevale Milano, al Centro Firenze e al Sud Cagliari.
Buone pratiche
City Vision premia poi alcuni Comuni italiani per le “buone pratiche”. In particolare quest’anno vengono premiati i comuni di: Gualdo Tadino (Ancona, Marche) che con il suo sportello virtuale Digitadino vince il premio speciale Open Fiber; Cirò Marina (Crotone, Calabria) per il progetto di accessibilità “Spiagge Amiche”; Seregno (Monza Brianza), per il suo Piano Clima per rispondere alla crisi climatica; Rocca Sinibalda (Rieti) come capolista di un gruppo di 10 comuni dell’alta sabina e il loro progetto “IN. Alta Sabina”; Infine l’ASL5 di La Spezia per il progetto “CREATIlaVITA”, volto al superamento dello stigma sociale legato ai disturbi mentali.
Al Comune di Pesaro va invece il Premio speciale City Vision per il suo percorso di trasformazione intelligente attraverso l’innovazione e la cultura.
«Per noi Smart city significa non solo tecnologia, ma soprattutto centralità della persona – spiega Domenico Lanzilotta, direttore di City Vision – Per questo, per il secondo anno, abbiamo realizzato questo studio sulle smart city e, durante gli Stati Generali di City Vision, premiamo i Comuni più virtuosi di tutta Italia: per premiare chi fa il bene dei cittadini e stimolare buone pratiche che rendano le città più intelligenti e inclusive».
«Con lo score vogliamo soprattutto spingere alla condivisione delle eccellenze italiane – commenta Michele Pianetta, founding partner di Prokalos, la società che ha realizzato la ricerca – e a spingere tutti i comuni a “copiare dai migliori”. Che questo sistema funzioni ce lo dice il fatto che anche lì dove ci sono meno città smart, come al Sud, iniziano a fiorire tante piccole realtà virtuose, che meritano di essere valorizzate».