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Trasformazione digitale, giovani, comunicazione e smart working: ecco gli ingredienti per la PA del prossimo futuro secondo il Ministro Paolo Zangrillo, ospite al talk organizzato da PA Social, Fondazione Italia Digitale e BinarioF

Innovazione e trasformazione digitale è stato il primo tema affrontato dal ministro, intervistato da Francesco di Costanzo, Presidente di PA Social. Un’innovazione che cerca di decollare in un’epoca non facile: la crisi finanziaria del 2008, la pandemia da Covid-19, il conflitto russo-ucraino nel cuore dell’Europa, sono state le principali complessità elencate dal ministro per sottolineare la difficoltà di accelerare sulla trasformazione digitale già in atto.

Trasformazione digitale, considerata dal ministro, come uno strumento per favorire l’inclusività, la trasparenza e il dialogo con i cittadini, che si rende necessaria a partire però da un ripensamento dei processi organizzativi che non lasci indietro le persone, sia nel settore pubblico che privato. “La vera sfida di oggi è saper accompagnare le persone nel profondo e repentino percorso di cambiamento. Ed è quello che stiamo iniziando a fare nella Pubblica amministrazione, investendo soprattutto sul capitale umano, sulle competenze e sul merito” -afferma il ministro Zangrillo.

Proprio le persone, in particolare i giovani, è stato il secondo tema toccato nel corso dell’intervista. Un’inclusione delle giovani generazioni in grado di far emergere all’esterno tutto il lavoro svolto dalla PA e portare all’interno maggiori competenze. “Un’organizzazione è attrattiva per i giovani se è capace di valorizzare il merito” – è la risposta chiara del ministro a cui aggiunge il secondo ingrediente: la comunicazione. “La PA deve migliorare la sua capacità comunicativa. Deve far sapere alle persone ciò che si sta facendo e le opportunità che ci sono. Il portale inPA è un primo strumento, ma sono consapevole che c’è ancora tanta strada da fare” -afferma.

Comunicazione a cui si aggiunge la sfida della semplificazione, con la previsione di 600 procedure amministrative da semplificare entro il 2026. Una semplificazione che passa attraverso la capacità di cogliere le potenzialità degli strumenti digitali per far diventare la PA sempre più attrattiva.

Lo smart working, infine, tema caldo da inizio pandemia, è l’ultimo punto toccato dal ministro: “Uno strumento come lo smart working che funziona nelle altre organizzazioni può funzionare anche nella PA, non vedo la differenza. Dobbiamo avere la capacità di utilizzare gli strumenti in modo diverso, va aggiornata l’attività lavorativa che deve avere un focus specifico sugli obiettivi e va fatto un ragionamento anche sul rapporto di fiducia tra capo e persona visto che l’attività di lavoro non si svolge in presenza”.

Molti sono stati, dunque, gli spunti emersi dal primo talk “Dialoghi sul Digitale”, concluso con un’esperienza diretta del Ministro Zangrillo nel Metaverso all’interno degli spazi di Binario F.

La diretta integrale dell’evento è disponibile qui.

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