L’era digitale ha cambiato il modo in cui viviamo e lavoriamo. Grazie al PNRR, i comuni stanno realizzando un progetto innovativo: l’introduzione dei facilitatori digitali. Questi esperti hanno un ruolo importante nel supportare i cittadini nell’accesso ai servizi digitali, riducendo il divario digitale e promuovendo l’inclusione tecnologica.
Chi sono i Facilitatori Digitali?
I facilitatori digitali sono professionisti formati per aiutare i cittadini a utilizzare le tecnologie digitali. Il loro lavoro è guidare e supportare le persone, soprattutto quelle con competenze digitali limitate, nell’accesso ai servizi pubblici. Hanno il compito di spiegare come funzionano le piattaforme, risolvere problemi tecnici e facilitare l’interazione con le organizzazioni pubbliche attraverso strumenti digitali.
Il PNRR
Il PNRR, con un ampio budget dedicato alla digitalizzazione, è il focus principale dietro l’introduzione dei facilitatori digitali nei comuni. Il piano prevede azioni per modernizzare le infrastrutture digitali e mirare a rendere i servizi pubblici più accessibili ed efficienti. In questo contesto, i facilitatori digitali svolgono un ruolo importante in questo processo e garantiscono che nessun cittadino venga lasciato indietro nella transizione digitale.
Come Funzionano i Facilitatori Digitali nei Comuni?
I facilitatori digitali lavorano a stretto contatto con gli enti comunali. Aiutano le persone direttamente attraverso uffici fisici e canali online. I cittadini possono rivolgersi a loro per ricevere supporto in diverse attività, come l’accesso alla cartella clinica elettronica, la richiesta di certificati elettronici, l’utilizzo dell’identità digitale (SPID) e altro ancora. Inoltre, organizzano corsi e workshop per migliorare le competenze digitali delle persone. Queste attività sono fondamentali per garantire che tutti, indipendentemente dall’età o dal livello di istruzione, possano beneficiare delle opportunità offerte dalla digitalizzazione.
Benefici per cittadini e per le PA
L’introduzione dei facilitatori presenta numerosi vantaggi. Per i cittadini l’accesso ai servizi è più rapido e semplice, senza la complessità delle nuove tecnologie. Per le PA, invece, aumenta l’efficienza organizzativa e la soddisfazione dei cittadini. Inoltre, si contribuirà a colmare il divario digitale, una delle maggiori sfide di oggi. Anche le persone meno esperte di tecnologia si sentiranno sicure nell’utilizzare i servizi online, promuovendo così una maggiore inclusione digitale.
La presenza dei facilitatori digitali nei comuni italiani consentirà l’accesso ai servizi pubblici, ma rafforzerà anche la coesione sociale, contribuendo a costruire una società più inclusiva e digitalmente preparata. Almeno è quello che ci auguriamo!