Quanto e come possono essere utili i social network nel momento di un’emergenza o di una situazione di crisi? E come si può accrescere il tasso di affidabilità dell’enorme flusso di informazioni individuando le fonti corrette? E’ il tema del progetto EmerGent, finanziato dalla Commissione europea nell’àmbito del programma FP7, cui collabora la società Ies Solutions insieme a partner come l’Università di Paderborn, la Oxford computer consultant e altri soggetti istituzionali sparsi in tutta Europa.
Lo studio si propone proprio di individuare i meccanismi per selezionare le informazioni attendibili e trasferirle ai Servizi di gestione delle emergenze. Una collaborazione a tutti gli effetti tra produzione privata di informazioni e utilità pubblica, selezionando ovviamente ciò che può veramente rappresentare un aiuto per chi è chiamato a intervenire in situazioni di crisi e per gli stessi cittadini.
Tra i meccanismi di lavoro, EmerGent propone un questionario di rapida compilazione all’indirizzo https://it.surveymonkey.com/r/EmerGent_ITA, nel quale viene chiesto l’attuale utilizzo dei social in caso di emergenza e le aspettative per la trasformazione di una sequenza scoordinata di notizie in un servizio utile per le persone e i soggetti coinvolti a vario titolo nell’emergenza.
