E’ Torino la città italiana che utilizza meglio Twitter tra le Pubbliche Amministrazioni, Bologna invece è quella più attiva nella produzione dei tweet giornalieri. Questa la sintesi della ricerca realizzata da FORUM PA, società specializzata in relazioni pubbliche e comunicazione istituzionale, tra le 110 città capoluogo di Provincia in Italia che è stata presentata a Bologna nel corso di Smart City Exhibition, manifestazione compresa nell’evento “ICity Rate 2014: uno strumento per la gestione delle città”. L’analisi è stata effettuata considerando sei parametri di valutazione (dal numero dei followers al loro rapporto con la popolazione, fino all’uso delle mentions @ e dei link e al numero dei tweet), in base ai quali Torino è risultata sempre la più attiva o comunque tra le città meglio piazzate in graduatoria, seguita da Milano, Roma, Napoli, Firenze e Palermo. La ricerca ha evidenziato come in generale oltre la metà delle città capoluogo (57%) ha un account su Twitter, analizzando nel dettaglio anche i rapporti con altre realtà europee, ancora non del tutto sensibili a questa forma di comunicazione. La città di Torino in particolare guida nettamente la graduatoria del numero dei followers (oltre 82mila), con un account attivo dal 2008, e può vantare un margine di oltre 30mila followers rispetto a metropoli come Milano e Roma (seguite da Napoli, Firenze e Bologna). Come detto però anche altri sono stati i parametri assoluti utilizzati per analizzare la “sensibilità” su Twitter delle città. Tra quelli che determinano il grado di costanza nella presenza sul social c’è il numero di tweets al giorno, graduatoria nella quale Bologna si dimostra nettamente più “chiacchierona” di altre con una media di 24 cinguettii giornalieri. Più staccate Parma e poi ancora Roma, Milano e la stessa Torino. In base a questo tipo di valutazione è l’Emilia Romagna la regione che tweetta di più, ma c’è anche da segnalare città importanti (Lecce, Catania) che segnano solo la presenza su Twitter ma una scarsissima attività. Per non parlare di realtà come Verona, Salerno, Pescara e Messina, che non hanno un profilo Twitter. Tanto c’è da fare quindi ancora in questo settore, come conferma anche l’altro parametro di valutazione relativo al grado di mentions per tweet, che misura in pratica quanto l’Amministrazione stessa si relaziona all’esterno utilizzando queste forme di comunicazione. Anche in questo Torino si distingue con 0.85 mentions per tweet, confermandosi tra le realtà italiane più propense al dialogo, seguita ancora da Milano che divide la piazza d’onore (0.76 mentions per tweet) con un’altra interessante esperienza, quella di Pistoia. Twitter può essere comunque utilizzato in diversi modi, come dimostra la graduatoria stilata in base al numero di tweet che contengono link a news e informazioni. Qui primeggia Caserta (1,7), davanti a L’Aquila, Siena e Grosseto. Palermo invece è risultata in generale la città più retwittata (80% dei tweet retwittati), con Torino che si distingue ancora per presenza davanti alle altre.
Particolarmente interessanti i dati scaturiti dal confronto con altre città europee. Twitter non è ancora molto “amico” per esempio di Amministrazioni illustri, come quelle di Londra (poco più di 13mila followers) e della stessa Vienna, che ha tenuto attivo l’account su Twitter per pochi mesi all’inizio del 2010. Scelte evidentemente ben precise, che si completano però considerando la grande attività sul social di Amministrazioni presenti ad esempio in Spagna e Francia, dove i profili di città come Barcellona e Parigi coprono bacini di followers molto superiori alle medie italiane e confermano un’attività sempre in crescita verso questa forma di comunicazione.