Rientra nella categoria dei social network quanto a struttura tecnica e comunicativa, poco sembra avere a che fare invece con la filosofia stessa della rete. Libertà di interazione, accesso aperto sul web, si tratta dell’ultima piattaforma social per così dire esclusiva che più sta facendo parlare di sé online. The Netropolitan Club un autentico club virtuale per persone straricche, che decidono a suon di bigliettoni di iscriversi ed entrare in contatto per discettare liberamente. L’ultima idea milionaria lanciata sul web è stata partorita da James Touchi-Peters, ex direttore dell’orchestra filarmonica del Minnesota, che ha fissato a novemila dollari il costo di iscrizione al social e a tremila quello per un abbonamento annuale. Al diavolo quindi i principi base dei social più classici, da Facebook in poi, e accesso ben pagato solo ai maggiori di 21 anni che poi finiscono per interagire con persone del loro stesso “status” sociale o giù di lì. L’unico tratto comune la pagina di profilo personale, dalla quale interagire con gli altri iscritti in assoluta protezione di dati e informazioni e peraltro senza alcuna indicizzazione da parte dei motori di ricerca. Un vero fenomeno esclusivo insomma, che si aggiunge peraltro agli altri tentativi già fatti negli ultimi tempi per creare network simili dedicati ai Paperoni di turno o per mettere su servizi di car-sharing e di prenotazione voli non proprio … low-cost! L’altra faccia dei social network? Non proprio, solo una delle tante curiosità che la rete spesso offre. Altri forse i veri obiettivi dei social, ancor più importanti le loro effettive potenzialità. I club esclusivi invece potrebbero essere destinati a restare fatalmente tali.