In attesa dell’e-book, per la scuola italiana ecco “PickMyBook”. E’ stata questa l’idea di una studentessa di Cuneo che a diciotto anni e in procinto di intraprendere la carriera universitaria, ha pensato bene di mettere a frutto l’esperienza vissuta di persona negli anni della scuola d’obbligo in materia di reperimento e acquisto dei libri di testo. E’ nata così PickMyBook, piattaforma digitale ideata proprio per valutare, trovare e acquistare libri di testo usati in rete. Per arginare la spesa media di una famiglia italiana in questo settore (valutata oggi dall’Osservatorio Findomestic nell’ordine delle 700 euro all’anno), l’intraprendente studentessa piemontese ha così pensato un autentico social finalizzato allo scambio dei libri di seconda mano, ampliando però ben presto finalità e interessi coinvolti. Ecco allora che su PickMyBook non ci sono limiti di pubblicazione per mettere in vendita un proprio libro, né di volumi nè di genere, dalla narrativa ai testi scolastici veri e propri. La piattaforma cerca di assicurare anche sufficienti garanzie nel controllo dello stato di salute del libro. Il compratore può chiedere al venditore di pubblicare le foto di tre pagine a caso del libro, per verificarne in prima battuta le condizioni, ma è la rete stessa che tramite PickMyBook assicura feedback più o meno positivi sui venditori, permettendo così un primo orientamento di massima sull’affidabilità. Il libro stesso si scambia solo a mano dopo i dovuti contatti, PickMyBook garantisce il canale giusto e che promette di essere sempre più affidabile per affrontare meglio le spese della scuola. Presto alla versione desktop si aggiungeranno le applicazioni per smartphone iOS e Android, un passo ulteriore per raggiungere gli studenti liceali ma anche, perché no, quelli universitari.