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Università: impossibile non avere un pc per iscriversi e frequentarla

L’idea di affrontare un percorso universitario senza un personal computer è diventata quasi assurda. Che si tratti di iscriversi, seguire lezioni, preparare esami o gestire le attività quotidiane, il computer è diventato uno strumento indispensabile per qualsiasi studente. Ma perché è così fondamentale?

Iscrizione e amministrazione: tutto online

Il primo incontro con l’università spesso avviene attraverso uno schermo. Le iscrizioni sono ormai interamente digitali: compilazione dei moduli, pagamento delle tasse universitarie, scelta dei corsi, tutto passa attraverso piattaforme online. Inoltre, molte università hanno digitalizzato completamente i loro servizi amministrativi, offrendo portali online dove gli studenti possono gestire la loro carriera accademica: visualizzare i piani di studio, prenotare esami, scaricare materiali didattici e accedere ai registri di valutazione. Tutte operazioni che richiedono un dispositivo connesso a internet, meglio se un computer, per garantire praticità e velocità.

Lezioni online e didattica a distanza

Dopo la pandemia da COVID-19 la didattica a distanza è diventata una componente stabile del mondo accademico. Anche se molte università sono tornate a offrire lezioni in presenza, una parte significativa del materiale didattico continua a essere distribuito online. Registrazioni di lezioni, webinar, forum di discussione, piattaforme di e-learning: tutto richiede un accesso costante a un PC. Oltre alla frequenza delle lezioni, gli studenti devono spesso partecipare a gruppi di lavoro online, completare esercizi interattivi e caricare i propri elaborati. 

Accesso a risorse e ricerca

Il personal computer non è solo uno strumento di partecipazione, ma anche una finestra aperta sul mondo della conoscenza. Le biblioteche digitali, gli archivi accademici, le riviste scientifiche: tutto è disponibile online e accessibile da remoto, spesso grazie alle credenziali universitarie. Uno studente senza PC si troverebbe in difficoltà nel recuperare le fonti necessarie per preparare esami, scrivere articoli o sviluppare progetti di ricerca.

La sfida dell’inclusività digitale

Non avere un personal computer può significare rimanere indietro rispetto ai propri colleghi. La questione va oltre la semplice comodità: si tratta di inclusività digitale. Gli studenti che non possono permettersi un computer rischiano di essere esclusi dalle opportunità educative e di confronto, restando ai margini di un sistema sempre più digitalizzato.

Molte università sono consapevoli di questo problema e cercano di offrire soluzioni, come il prestito di dispositivi o l’accesso a sale informatiche, ma la verità è che avere un proprio PC resta il modo migliore per gestire in autonomia e con flessibilità il proprio percorso accademico.

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