Cos’è il fine supporto per Windows 10 e perché è indispensabile passare a Windows 11 per evitare problemi di sicurezza online?
È il 14 ottobre 2025 la data che gli utenti di Windows 10 devono segnare in rosso sul calendario. Tra poco più di un anno, infatti, il sistema operativo rilasciato nel 2015 giungerà nella fase di fine del supporto.
Ma cosa comporta tutto ciò? Da ottobre 2024 i computer Windows 10 continueranno a funzionare, ma Microsoft non fornirà più il supporto che garantisce il corretto e costante funzionamento del sistema operativo.
Nello specifico, Microsoft non fornirà più il supporto tecnico, gli aggiornamenti delle funzionalità e gli aggiornamenti di sicurezza o correzioni.
È comunque possibile continuare a usare Windows 10 anche dopo la fine del supporto
Per gli utenti affezionati a Windows 10 non è detta comunque l’ultima parola. Si potrà continuare a usare Windows 10 ma senza il supporto di cui sopra. Per farlo, i consumatori individuali o le organizzazioni avranno la possibilità di registrare il PC nel programma ESU (Extended Security Updates – Aggiornamenti di sicurezza estesi) a pagamento.
Il programma ESU consente ai PC di continuare a ricevere aggiornamenti di sicurezza critici e importanti (come definito dal Microsoft Security Response Center) tramite un servizio di abbonamento annuale al termine del supporto.
È importante però esser consci che questa non rappresenta una soluzione a lungo termine, in quanto, come affermato da Microsoft, “Extended Security Updates are not intended to be a long-term solution but rather a temporary bridge”.
Le licenze ESU per dispositivi Windows 10 saranno disponibile a partire da ottobre 2024, un anno prima della fine della data di supporto.
Meglio passare a Windows 11?
La risposta è ovviamente positiva. La vecchia versione di Windows non riceverà più aggiornamenti software gratuiti da Windows Update, né assistenza tecnica o correzioni relative alla sicurezza. Per cui, passare a Windows 11 è l’unica soluzione per ricevere assistenza e aggiornamenti critici utili per la sicurezza online. A meno che non si sia disposti a pagare per entrare nel programma ESU: anche in quel caso, però, il problema si ripresenterebbe tra tre anni.