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Al MAUA si va “oltre la tela”

Al MAUA si va "oltre la tela"

A Brescia i murales si animano con la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale.

Si tratta del progetto del MAUA patrocinato dal Comune di Brescia e realizzato in collaborazione con Bepart, l’Associazione culturale True Quality e l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia.

Come scoprire i murales animati

Al MAUA, il museo di arte urbana aumentata a cielo aperto, gli artisti sperimentano l’intelligenza artificiale per creare immagini digitali fruibili tramite la realtà aumentata. Per gli osservatori, è possibile costruire un tour in autonomia: una volta sul posto, bisogna aprire l’app Bepart (l’app gratuita sia per Android che per iOS) e inquadrare l’opera di street art con lo smartphone per vederla animarsi. Inoltre, si può condividere la propria esperienza sui profili social con l’hashtag #maua #museoarteurbanaaumentata #realtaaumentata.

La realtà aumentata fa in modo che ogni opera, se inquadrata con lo smartphone attraverso l’applicazione, ne generi una nuova, visibile direttamente sul proprio dispositivo. L’opera quindi si trasforma in un lavoro di digital art che rende più inclusivo il linguaggio racchiuso nei murales e più vivo lo scambio con le aree in cui sorgono i murales stessi.

“Grazie a questa nuova serie di installazioni in realtà aumentata si amplia ulteriormente la galleria di MAUA – spiega Joris Jaccarino, direttore artistico del museo a cielo aperto – arrivando a contare ben 155 opere: le 28 di Brescia si aggiungono infatti ai 50 murales di Milano, ai 47 di Torino, ai 20 di Palermo e agli 8 dell’esperimento di Waterford, realizzato in piena pandemia. Sempre parlando di numeri, ci piace anche ricordare che a oggi la realizzazione di MAUA ha coinvolto più di 600 persone: fra street artist, studenti che hanno preso parte ai workshop fotografici per la mappatura della street art nelle varie città, digital artist che hanno animato le opere nei workshop per la realtà aumentata, formatori e autori dei testi dei cataloghi fra critici, curatori, studiosi, ricercatori, giornalisti e blogger. Dalla sua creazione, le opere di MAUA hanno registrato circa 900.000 visualizzazioni”.

I contributi

Le opere che animano i murales sono state realizzate da diversi artisti digitali provenienti da tutta Italia: SeaCreative, Zed1, Vesod, Luca Zamac, Camilla Falsini, 108, Vera Bugatti, Nic Alessandrini, Luogo Comune, La Fille Bertha, Mr. Wany, Emilio Isgrò.

Gli artisti Giulia Roncucci e Yue Stefano Zhao hanno sperimentato l’uso dell’AI per creare le loro opere digitali, generando mappe e sistemi di particelle virtuali.

I due sono intervenuti animando anche il muro “Aut aut – La vecchina di Sanba” di Vera Bugatti situato in via Abbazia, a Brescia. L’opera, eletta tra i “55 migliori murales del 2019” dalla rivista Widewall, raffigura una donna appollaiata su un bastone che regge una bilancia con un cuore su un piatto e del denaro sull’altro. A proposito della raffigurazione, la bilancia pende dalla parte dei soldi, ma la speranza, come dichiara la stessa Bugatti, è che la gente la sposti dalla parte del cuore e delle relazioni.

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