Nuove tecnologie e app per dispositivi mobili in soccorso del programma nazionale di prevenzione dei rifiuti. Niente a che vedere con decreti ministeriali ufficiali e quant’altro. Solo una buona dose di buon senso e un piccolo vademecum per saper cercare nell’offerta che sta diventando interessante di applicazioni che aiutano i consumatori a gestire meglio i rifiuti alimentari e ancor più a limitare gli sprechi di cibo. Il panorama è vario, se solo si considera che il sito lastminutesottocasa, ideato a Torino, permette ai consumatori di entrare in contatto con i commercianti che a fine giornata segnalano il cibo invenduto e lo offrono a prezzo ridotto. In Veneto si è andati oltre, con l’applicazione “Ratatouille”, premiata anche da Confartigianato Vicenza, che segnala ai propri vicini il cibo in eccesso che si possiede e che si è disposti a regalare. Un modo come un altro per gestire un unico frigorifero virtuale praticamente in coabitazione. Agli sprechi hanno pensato anche gli ideatori di “Breading”, che in Lombardia sarà disponibile entro breve tempo per mettere in contatto domanda e offerta di pane. Piccole e grandi pianificazioni della propria vita quotidiana, che permettono una razionalizzazione nell’uso degli alimenti. “FrigOK” ad esempio è una app per Apple e Android che aiuta a organizzare la spesa e prende nota della scadenza dei cibi presenti in frigo, segnalando quelli da consumare. Se invece manca la fantasia, ecco Cos’ho in frigo, un’altra applicazione che propone, una volta inseriti gli ingredienti posseduti, la ricetta che si può realizzare con quello che si ha. Ovvero rifuti possibilmente zero e alimenti sani. L’importante comunque è non arrivare allo spreco, sempre meglio utilizzare “Bring the food”, app sperimentata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus che mette in relazione negozi di generi alimentari con associazioni che si prendono cura dei più bisognosi.