Da utenti delle piattaforme social a cacciatori di opere d’arte, magari poco conosciuti o addirittura in stato di abbandono. E’ questo il senso di “Art Life”, l’iniziativa partita su Facebook, Twitter e Instagram per trasformare appunto in “Art hunter” gli utenti del network, pronti a immortalare in una foto o in un selfie angoli del patrimonio artistico italiano e pubblicarli sulle pagine social di Libreriamo, la piazza virtuale di chi ama i libri e la lettura (www.libreriamo.it). “Il nostro vuole essere un nuovo modo di sensibilizzare tutti su ciò che riteniamo un grande problema sia economico che culturale – ha detto a questo proposito Saro Trovato, mood maker e fondatore di Libreriamo – in Italia sono innumerevoli le testimonianze del passato raccolte in musei, collezioni private o siti archeologici che ancora fanno parte del panorama della nostra civiltà moderna e che, purtroppo, non vengono abbastanza valorizzate. Con Art Life vogliamo che questo senso di responsabilità parta dal basso, dalla gente comune, chiamata a fotografare e dare maggiore visibilità alle opere d’arte italiane”. In questo modo un’opera d’arte, magari presente all’interno di un museo o galleria e poco conosciuta, un monumento in stato d’abbandono, uno scavo archelogico non tutelato, potranno essere fotografate e pubblicate su Facebook, Twitter e Instagram, accompagnate da una breve didascalia, aforisma o poesia. Oltre a pubblicare le foto, occorrerà inserire sui diversi canali social l’hashtag#Artlife e la mention @Libreriamo. Alla fine verrà realizzato un unico book fotografico che raccoglierà tutte le immagini che saranno inviate.
Sono 49 i siti italiani inseriti nella Unesco World Heritage List, la Lista del Patrimonio dell’Umanità, che non comprende solo le più famose città d’arte, da Roma a Firenze, da Venezia e Assisi fino a Napoli e Siena, ma anche migliaia di chiese monumentali, rocche, castelli, dimore storiche, musei e aree archeologiche. Un autentico tesoro dell’arte e della cultura, che d’ora in poi gli scatti di Art Life contribuiranno a rendere più visibile.
Antonio Lionetti