E’ risaputo, certo. Corredare un post di una bella foto o magari di un breve video, fa schizzare le visualizzazioni, le reazioni e i Mi piace.
Ma il testo? Stiamo continuando a dare importanza al testo?
Questa società dell’immagine che ruolo dà ancora allo scritto, alla cura dello stesso, al suo rispetto delle regole della grammatica?
E, in particolare, le pubbliche amministrazioni quanta rilevanza debbono dare all’immagine e quanta al contenuto? E l’immagine (o il video) possono essere il contenuto?
A volte si, se è necessario illustrare una nuova procedura o esporre per punti chiari una disposizione o un provvedimento. Le immagini sono fondamentali, perché rivelano il modo più chiaro il “si fa così”.
Ma non lasciamo scorrere via il testo, ed in particolare cerchiamo di usare la nostra bella lingua italiana in modo corretto.
Anche un post di una PA può diventare armonioso e coinvolgente per chi la segue. A volte può riuscire a far cambiare idea sulla generale idea di superficialità che le pubbliche amministrazioni si vedono riconosciuta nel curare le comunicazioni “digitali” con il proprio pubblico di riferimento, e la chiarezza di uno scritto rende evidente per tutti il lavoro di elaborazione e di cura nel realizzarlo e corredarlo della foto giusta.
Quindi è sempre meglio che scriva chi ha competenze nello scrivere, e che la scelta di immagini o video a corredo sia assegnata a grafici in grado di immergersi nel mondo della pa dove lavorano e abbiano anche una conoscenza dei pubblici di riferimento.
di Michele Troianiello responsabile social media INAIL