In arrivo i video di 30 minuti su TikTok. Lanciato il guanto di sfida a YouTube da parter dell’app di Bytedance che sta testando la possibilità di ampliare ancora la durata massima dei video da caricare
Da video verticali e cortissimi, a video orizzontali e lunghissimi? La domanda non è retorica visto che secondo i rumor (ben informati) che arrivano dalla rete raccontano di un TikTok pronto a lanciarsi nel mondo dei video stile YouTube. Una sfida lanciata dal social di Bytedance alla piattaforma di proprietà di Google? L’escalation è quanto meno sospetta. Quanti ricordano che all’alba dei primi tiktoker – spesso danzerecci e velocissimi – la durata dei video era fissata a massimo 15 secondi? Poi prolungata a 60 secondi, poi ancora a 3 minuti, diventati 5 minuti e poi 10 minuti nel 2022. Limite ulteriormente alzato a 15 minuti (ne avevamo già parlato qui poco tempo fa). Adesso pare che alcuni creator stiano testando la possibilità di caricare video fino a 30 minuti (lo ha raccontato, per esempio, Matt Navarra, esperto di social media).
Dietro questa scelta c’è sicuramente la volontà della piattaforma di sfruttare la dilatazione della durata dei video inserendo più annunci pubblicitari mirati. L’obiettivo è, naturalmente, aumentare i ricavi dai contenuti più lunghi.
Resta però una domanda: piaceranno agli utenti, abituati ai video flash – spesso incoraggiati da TikTok stesso – questo tipo di contenuti? Non è scontata la risposta. E potrebbe verificarsi anche una sorta di cannibalizzazione proprio verso i video lunghi che sono presenti in altre piattaforme, YouTube in testa. Insomma, non c’è niente di lineare e immediato nel mondo dei social, che anzi ci ha spesso abituato a sorprese.
Un trend che TikTok vuole provare sfruttare per un motivo molto semplice. Pensiamo all’Italia. Facebook, Whatsapp, YouTube e Instagram sono le piattaforme più usate, ma è TikTok a raggiungere un tempo medio mensile per utente superiore alle 30 ore. Un risultato straordinario e impensabile fino a qualche anno fa.
Dare la possibilità di arrivare video – diversificando sempre di più l’offerta, dal pure intrattenimento spot di pochi secondi, ai contenuti di edutainment per definizione più lunghi e ragionati – risponde proprio all’esigenza di sfruttare la massimo le potenzialità della piattaforma.