L’obiettivo è quello di creare online una specie di Wikipedia della geografia. E’ così che è nata dieci anni fa la community di OpenStreetMap (Osm), due milioni e mezzo di iscritti in tutto il mondo (150mila in Italia) che collaborano utilizzando la rete per creare con particolari, descrizioni e segnalazioni una mappatura unica del pianeta che sia modificabile liberamente e senza vincoli da chiunque. Per fare il punto della situazione sui progetti in corso e sui programmi futuri si è svolto nello scorso fine settimana il consueto raduno annuale nel suggestivo scenario dei Sassi di Matera, dove tra l’altro è presente una community già particolarmente attiva che lo scorso anno ha mappato l’intero territorio cittadino diventando ben presto punto di riferimento di Oms per tutto il Sud Italia. La filosofia con la quale si procede è molto semplice e nello stesso tempo efficace. Dopo l’iscrizione al sito si può decidere di fornire il proprio contributo con foto, segnalazioni e descrizioni che possano essere di aiuto per ricostruire il territorio nei particolari. Esempi importanti sono arrivati in Italia da diverse città, a partire dal centro di Genova fino alle segnalazioni precise delle barriere architettoniche presenti nel comune di Castel Fiorentino in Toscana, che hanno permesso all’amministrazione di intervenire per il loro abbattimento. Matera stessa è stata oggetto di un interessante lavoro di mappatura del colore e dell’altezza dei palazzi, che è stato utilizzato da un simulatore di volo per vedere la città dall’alto. Il sistema di OpenStreetMap è stato utile anche per segnalare punti critici e campi di soccorso nella recente alluvione in Sardegna lo scorso anno. Un vero e proprio esempio pratico di “dati aperti” insomma, che hanno lo scopo di coinvolgere tutti nella libera riorganizzazione online della geografia territoriale, che la rete rende immediatamente fruibile e aggiornabile.