Matrimoni a rischio per i danni online? Arriva dagli Stati Uniti il “social media prenup”, l’accordo prematrimoniale che, siglato dai futuri coniugi, permette appunto di prevenire eventuali danni che si potrebbero verificare successivamente utilizzando i nuovi mezzi di comunicazione, dalle vendette figlie di un tradimento fino a vere umiliazioni pubbliche. Questa iniziativa permette così di arginare il fenomeno delle separazioni collegate in qualche modo all’uso dei new media che, già presente da tempo in America, in Italia è in costante crescita, come testimonia uno studio svolto in Lombardia da Familylegal, associazione che da tre anni fotografa la situazione di Milano e dell’intera regione in materia di diritto di famiglia. Il Social Media Prenup (SMP) è quasi sempre un accordo di tipo economico, scritto ma anche solo verbale fra i due futuri coniugi, nel quale le somme da pagare in caso di violazione sono le più svariate. Ad esempio il pagamento della somma concordata si applica a ogni post pubblicato dall’ex su tutti quanti i social, mentre le clausole più diffuse riguardano in particolare la diffusione di materiale fotografico privato o potenzialmente fonte di imbarazzo. Possibili ostacoli in Italia verso una piena applicazione di questo tipo di accordo sono comunque le questioni e i limiti legati alla privacy, ma un intervento in qualche modo è probabile o comunque auspicabile anche dal punto di vista legislativo. Al di là dei veri e propri patti prematrimoniali di stampo americano, è sempre più difficile infatti ignorare un fenomeno come quello del coinvolgimento dei social network in quasi la metà dei procedimenti di separazione che si registrano nel nostro Paese.
Antonio Lionetti