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La Toscana e i social, quando la comunicazione diventa plurale

Diversificare la comunicazione sui social network e puntare decisamente sulla lingua inglese, internazionale per eccellenza, per promuovere turismo e territorio. E’ stata questa la linea guida che nel corso degli anni ha indirizzato la Regione Toscana nella gestione della comunicazione e in particolare nella scelta dei social.

L’attività sui social network – ci racconta Costanza Giovannini, responsabile Comunicazione di Fondazione Sistema Toscana che si occupa della materia – è iniziata per la Regione nel 2009, quando si decise di intraprendere la strada della comunicazione sui social utilizzando già il maggior numero possibile di piattaforme a disposizione”.

Quale la scelta strategica importante in questo senso?

Sicuramente quella di diversificare la comunicazione su più temi, dall’arte agli eventi fino alla gastronomia del territorio, insieme a quella di fare della lingua inglese la lingua principale degli account ufficiali. Così è nato l’account Twitter VisitTuscany e con esso le pagine Facebook e gli altri profili su Instagram, YouTube, PInterest. E’ stata una scelta che abbiamo confermato nel corso degli anni, riscontrando anzi un notevole ritorno da ogni parte del mondo e massicciamente anche in Italia. Pensiamo possa essere importante avere una linea guida di riferimento, come appunto il canale di VisitTuscany, e poi offrire agli utenti la possibilità di indirizzare il proprio interesse su argomenti e settori specifici, dove trovare notizie dettagliate e riferimenti sempre più precisi”.

Una comunicazione che presuppone iniziative in continua evoluzione, idee e progetti che tengano insieme le comunità online per la promozione del territorio toscano in tutto il mondo.

Infatti – precisa Kinzica Sorrenti, social media editor di Fondazione Sistema Toscana – vanno in questa direzione le novità che di volta in volta proponiamo e gestiamo attraverso le nostre piattaforme social. Così è nato su Facebook TuscanyFaces, un vero e proprio mini sito dedicato a persone nate in Toscana o che hanno comunque deciso di vivere qui e che vengono descritte per le loro particolari attività, che in un modo o nell’altro li avvicinano al territorio. VisitTuscany_InToscana1Di appena due mesi fa è l’altra iniziativa che  abbiamo lanciato su Instagram, TuscanyHero, un intero week-  end dedicato a una persona che si descrive tramite una sua  foto e altre quattro fotografie attraverso le quali cerca di  raccontare agli altri il proprio punto di vista sulla Toscana. Di  particolare interesse anche l’esperienza fatta con PlayTuscany,  una serie di blog tour in cui blogger esclusivamente stranieri  scelgono tra itinerari diversi sul territorio e descrivono poi le  proprie esperienze in modo assolutamente personale”.

Cosa scrivono o lasciano sui social gli utenti che vi seguono?

Tutti o quasi raccontano della Toscana e magari della propria esperienza, moltissime sono le persone che abbiamo notato vogliono raccontare la loro storia  e la storia della propria famiglia magari dopo aver visto una foto di un angolo della Toscana. Gente che non vive più qui, ma che in Toscana è nata o che ha da noi i propri antenati, molti di loro ci hanno scritto osservando le immagini di alcuni posti della Lucchesia”.

VisitTuscany_InToscana2

 

Da quali parti del mondo provengono maggiormente i vostri riscontri online?

Italia e Stati Uniti soprattutto. Direi che la presenza di un così alto numero di contatti dal nostro Paese è un buon segno, visto che i nostri profili sono gestiti in lingua inglese (in barba a tutti i luoghi comuni sul nostro scarso uso delle lingue). Bisogna considerare anche che esiste un numero piuttosto alto di persone italiane che vivono all’estero, ma anche di inglesi o comunque di lingua inglese che in qualche modo sono in Italia. Dopo questi però viene il Brasile, un dato che ha sorpreso anche noi se si considera che la città in assoluto con il maggior traffico registrato sulle nostre piattaforme è proprio San Paolo del Brasile. In Europa naturalmente i Paesi del Regno Unito su tutti”.

Un auspicio per migliorare ancora la comunicazione social della Toscana in questo senso?

Personalmente mi piacerebbe molto sfruttare al meglio Facebook quasi come una macchina del tempo, riuscendo cioè a creare a ritroso un autentico diario della Toscana che con immagini, foto e racconti possa arrivare a descrivere la storia del territorio dagli anni ’50, chissà. Resta comunque fondamentale per il nostro lavoro il contributo fotografico di chiunque possa darci una mano a descrivere la Toscana, quella di oggi e quella di ieri, noi siamo aperti a riceverlo in qualunque momento”.

 

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