Cresce notevolmente l’interesse dei governi di tutto il mondo nei confronti del traffico di messaggi su Twitter. E’ quanto si rileva dall’ultimo rapporto di trasparenza pubblicato dallo stesso social network, che ha analizzato le richieste di informazioni relative ai primi sei mesi del 2014. Le domande provenienti dai diversi Stati infatti sono aumentate addirittura del 46% rispetto all’ultimo semestre del 2013, a testimonianza di un interesse generalizzato verso questo mezzo di comunicazione ormai utilizzato in tutto il mondo. Indirizzi Ip e email sono i dati generalmente oggetto delle richieste ufficiali da parte dei governi, che tra gennaio e giugno hanno fatto pervenire a Twitter in totale 2.054 domande provenienti da 54 paesi diversi. Si tratta di dati che in generale sono necessari per indagini criminali e per il 61% dei casi le richieste ad essi relative arrivano proprio dagli Stati Uniti, con Stati come Giappone e Arabia Saudita che seguono a distanza quanto a numero di domande nell’ultimo semestre. Non molte le richieste registrate da Stati Europei, tra cui soprattutto il Regno Unito e la Spagna, solo dieci le domande dell’Italia in coda a questa particolarissima graduatoria. L’attenzione dei governi nei confronti di Twitter è testimoniata anche, secondo l’ultimo rapporto pubblicato, dai dati relativi alle domande ricevute per la richiesta di rimozione di contenuti ritenuti diffamatori o comunque vietati in determinati Stati. Anche in questo caso Twitter ha registrato un aumento rispetto a sei mesi fa (14%), con 31 Paesi che hanno presentato domande di questo tipo tra cui soprattutto Turchia, Francia e Russia.