Anche il delicato universo della sanità mondiale affronta la sfida delle nuove tecnologie e in particolare dei social network. La grande apertura verso nuovi canali di comunicazione ha creato ormai una vera e propria figura di paziente che utilizza forme sempre più diffuse e capillari di informazione per chiedere notizie sui farmaci e trovare risposte alle proprie domande. La sconfinata platea degli utenti social in tutto il mondo (600 milioni circa di profili se si considerano solo Facebook e Twitter) offre strumenti diversificati di connessione all’informazione sanitaria e nello stesso tempo ha praticamente già dettato la linea di comportamento per le aziende del settore. A testimoniare tutto questo la scelta chiara operata in questo senso da diverse aziende del settore Big Pharma, che hanno creato al proprio interno una nuova figura professionale di amministratore delegato del paziente a supporto dei progetti di Ricerca e Sviluppo. Ancora più evidenti le strategie digitali riguardo alla creazione e gestione di siti web e i comportamenti di queste aziende su piattaforme come Facebook, Twitter e YouTube. Indagini settoriali hanno rilevato che almeno la metà delle prime 50 case farmaceutiche mondiali è presente su questi social network, anche se spesso decide di sceglierne uno in particolare. E’ frequente poi la scelta dei social legata a realtà farmaceutiche non proprio “big”, ma circoscritte ad aree terapeutiche ben determinate. Si tratta senza dubbio di una svolta già in atto e della quale il settore dovrà necessariamente prendere coscienza sempre di più, magari vincendo dubbi e perplessità legati soprattutto all’incertezza normativa che spesso caratterizza questo mondo e a maggior ragione nei confronti di strumenti come i social. Un passo in avanti significativo è stato fatto già qualche mese fa, quando l’FDA (Food and Drug Administration) ha pubblicato le prime linee guida per regolamentare i social network nel settore, contribuendo senz’altro a infondere maggiore fiducia nelle aziende verso l’utilizzo di questi strumenti. Non mancheranno resistenze residue, legate magari a difficoltà nella volontà di condivisione di informazioni e principi che strumenti come i social presuppongono. Il modo più giusto per superarle resta quello del rapporto di fiducia da instaurare con gli utenti stessi della comunità online. Gli esempi già ci sono. La multinazionale Sanofi per esempio lo ha fatto per la cura del diabete, lanciando la conversazione online #5azioni, aperta a tutti, con l’obiettivo di individuare cinque priorità su cui intervenire subito per gestire al meglio la malattia e che saranno presentate alle istituzioni il prossimo 14 novembre in occasione della Giornata Mondiale del Diabete. Si tratta insomma di un percorso obbligato o quasi per il settore farmaceutico a tutti i livelli. Se da una parte infatti i progressi della tecnologia stanno trasformando la sanità e offrendo opportunità nuove a medici e malati, anche la relazione medico-paziente deve adeguarsi. I social network possono essere uno degli strumenti per instaurare il giusto rapporto di fiducia, le case farmaceutiche sanno di non poter più rimandare l’appuntamento.
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