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Civilino, la nuova comunicazione della Protezione Civile

Tuta gialla e blu con cappellino d’ordinanza, occhioni grandi e lunghi sempre aperti e vigili, il triangolo della Protezione Civile in bella mostra sul petto. Dinamico e accattivante, Civilino è la mascotte ideata poco più di dieci anni fa dal Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile di Bastia Umbra, in provincia di Perugia, per veicolare nel miglior modo possibile anche nelle scuole del territorio la prevenzione da rischi e pericoli. Civilino dal 2003 ha bruciato le tappe, passando ben presto da un semplice disegno su magliette, depliant e palloncini a un vero cartone animato, utilizzando subito anche Facebook e Twitter per la propria comunicazione.

Civilino è nato da una necessità – ha spiegato in un’intervista a Cittadini di Twitter Roberto Raspa, uno dei coordinatori del progetto e volontario della Protezione Civile – quella appunto di trovare un simbolo, una mascotte, che permettesse di veicolare ai bambini il significato dell’operato della Protezione Civile e il valore della prevenzione. Ci siamo subito basati su un disegno che abbiamo pubblicizzato con adesivi, magliette, palloncini e altro materiale, fino a quando nel 2007 abbiamo pensato per Civilino a un vero e proprio cartone animato”.

L’occasione la fornisce il progetto “La Protezione Civile incontra la Popolazione”, che viene presentato in occasione del decennale del terremoto in Umbria e Marche.

Infatti, nel settembre del 2007 abbiamo presentato il primo cartone animato di Civilino che parla del terremoto e il riscontro tra i bambini ma non solo è stato immediato anche a livello nazionale”.

Come avete gestito di pari passo la comunicazione di questa iniziativa in particolare sui social media?

Abbiamo subito utilizzato i social, perché abbiamo verificato l’interesse suscitato da Civilino e dalla sua iniziativa anche al di fuori del nostro territorio. E’ nato così il profilo Facebook, che però ben presto non è stato sufficiente per cui abbiamo allargato l’orizzonte della piattaforma e abbiamo aggiunto da tre anni circa anche l’account di Twitter”.

Con quali risultati?

Il riscontro è stato ottimo anche in  questo caso, abbiamo notato che molte delle nostre notizie venivano riprese da realtà importanti e tenute in considerazione anche per esempio dal Giornale della Protezione Civile. Ma naturalmente la vera efficacia di Civilino e della sua campagna di comunicazione l’abbiamo sperimentata ‘sul campo’, in occasione della più recente emergenza per il terremoto in Emilia Romagna. Un’autentica impennata di condivisioni, che ci ha permesso di svolgere il nostro lavoro in modo più articolato e di informare meglio gli utenti. Tutto questo è stato verificato anche in occasioni per fortuna meno drammatiche da gestire, ma comunque importanti per l’ordine pubblico e per la sua macchina organizzativa, come la visita del Papa ad Assisi di qualche tempo fa”.

In base a queste esperienze, come può migliorare l’opera di “Civilino”, ovvero dove si può agire per essere più competitivi in questo settore?

Direi senz’altro nel reperimento di risorse umane e di volontari, ma anche nella cura più specifica proprio di questo tipo di nuova comunicazione. I social media e la loro gestione andrebbero curati da personale dedicato anche nel nostro campo, questo permetterebbe alla macchina organizzativa di comunicare meglio e a noi di sfruttare ancora di più competenze e attitudini professionali”.

 

Antonio Lionetti

 

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