Centrato il target PNRR per la migrazione di Comuni e Scuole al cloud
Il processo verso una piena trasformazione digitale della Pubblica amministrazione fa un grande passo in avanti grazie a 1.200 Comuni e Scuole che hanno migrato i propri sistemi, dati e applicazioni verso servizi cloud qualificati.
È stato così superato il target nazionale previsto dal PNRR che prevedeva la migrazione al cloud di 1.064 enti entro il 30 settembre 2023.
Per i cittadini, ciò significa 9.500 servizi digitali più moderni e affidabili, in grado ridurre le code agli sportelli, migliorare la qualità della gestione amministrativa e didattica, semplificare i processi interni e aumentare l’efficienza delle amministrazioni locali.
Il progetto, promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con attori istituzionali come il Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’ANCI, rientra nella misura 1.2 del PNRR “Abilitazione e facilitazione delle PA locali nella migrazione al cloud” e mette a disposizione 1 miliardo di euro prevedendo un programma di supporto e incentivo per migrare sistemi, dati e applicazioni delle PA locali verso servizi cloud qualificati.
A marzo 2023, 14 mila amministrazioni locali italiane hanno aderito agli Avvisi pubblici per la migrazione al cloud completando nei tempi previsti il traguardo europeo del PNRR e in linea con la Strategia Cloud Italia.
Ma in che modo questa misura aiuterà le PA locali a semplificare il rapporto con i cittadini?
I servizi digitali nei Comuni
I Comuni ampliano i propri strumenti digitali per una gestione più efficiente e rapida dei bilanci annuali e pluriennali. Migliorano l’archiviazione di atti e registri dello stato civile, come le attività in materia di cittadinanza, divorzi, separazioni e testamento biologico nonché il rilascio di certificati, rispettando elevati standard di privacy e sicurezza.
I Comuni possono condividere con maggiore precisione e rapidità le statistiche demografiche verso enti come l’Istat e potenziare nel complesso l’offerta di servizi pubblici per i cittadini.
I servizi digitali nelle scuole
Nelle realtà scolastiche aumenta la qualità e la rapidità con cui sono salvate le informazioni relative alle presenze, agli esami e all’andamento didattico degli studenti, i libri di testo e le votazioni finali. Inoltre, le Scuole ampliano gli strumenti digitali per la propria gestione economica, del personale e dell’inventario, a vantaggio della pianificazione didattica.
Tutto ciò si accompagna ad una gestione più sicura dei dati, grazie alla sicurezza e affidabilità offerte dalle piattaforme cloud qualificate dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.
Una risposta
Mi piacerebbe infinitamente sapere quanti di questi 1200 sono migrati verso sistemi cloud che si rifanno a servizi USA quali Azure, google, AWS e simili… Illegali in Europa.
E mi chiedo quanti di questi comuni hanno seguito le leggi invece che affidarsi ciecamente al consulente incompetente di turno.